WhatsApp continua a introdurre novità pensate per migliorare l’esperienza degli utenti e rendere la piattaforma più sicura e ordinata. Tra le novità più interessanti vi sono la possibilità di riservare un username personale, attualmente in fase di test su iOS, e l’introduzione di limiti per chi invia messaggi a raffica a contatti sconosciuti, misura volta a ridurre spam e comunicazioni indesiderate. Entrambe le funzionalità mostrano l’attenzione di WhatsApp nel bilanciare maggiore controllo e sicurezza con una fruizione più semplice e organizzata dell’app di messaggistica.
WhatsApp beta per iOS 25.30.10.70: arriva la possibilità di riservare il proprio username
WhatsApp continua a evolversi e, con la nuova beta per iOS 25.30.10.70 distribuita tramite il programma TestFlight, l’app di messaggistica più utilizzata al mondo prepara il terreno per l’introduzione di una funzionalità attesa da tempo: la possibilità di riservare un username personale. Questa novità, ancora in fase di sviluppo, promette di cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono con il servizio, offrendo maggiore controllo sull’identità digitale e uniformità tra le piattaforme iOS e Android.
La funzione di riserva username nasce con l’obiettivo di permettere agli utenti di assicurarsi il proprio identificativo preferito prima del lancio ufficiale del sistema completo. In pratica, chi desidera un nome specifico potrà bloccarlo in anticipo, evitando che altri lo reclamino e garantendo un accesso esclusivo al momento del rilascio globale. Questo processo, che sarà gestito in una fase di early-access, punta a rendere più ordinata e trasparente l’assegnazione dei nomi e a minimizzare i conflitti derivanti dall’elevata richiesta prevista.
Il sistema prevede requisiti ben definiti per la creazione e la prenotazione degli username. I nomi non potranno iniziare con “www.” o terminare con domini come “.com” o “.net” per evitare confusione con siti esterni. Ogni username dovrà contenere almeno una lettera e potrà includere solo lettere minuscole, numeri, underscore e punti. Inoltre, i nomi devono essere unici e rispettare una lunghezza compresa tra 3 e 30 caratteri, con alcune eccezioni che arrivano fino a 35. Non sono consentiti punti all’inizio o alla fine, né consecutivi, mentre viene raccomandato di evitare nomi che possano indurre a impersonare altri utenti.
Un elemento interessante legato agli username sarà l’opzione del “username key”, un livello di sicurezza aggiuntivo che protegge l’accesso ai messaggi dai nuovi contatti. Chi sceglie questa protezione potrà utilizzare nomi semplici o già adottati su altre piattaforme senza rischi di ricevere messaggi indesiderati, mantenendo il pieno controllo sulla propria privacy. Chi invece preferisce maggiore visibilità potrà scegliere username più immediati, pur conservando la possibilità di bloccare contatti non graditi.
Il rilascio della funzione di riserva username rappresenta un passo importante per WhatsApp, che tradizionalmente si è basata sui numeri di telefono come identificativo principale. L’introduzione degli username richiede una complessa ristrutturazione sia del backend sia del codice dell’app, garantendo che i numeri rimangano nascosti durante messaggi e chiamate. L’obiettivo è assicurare un’esperienza coerente e sicura per tutti gli utenti. Al momento, la funzione è ancora in sviluppo e non è disponibile neppure per i beta tester. Tuttavia, la comparsa nelle ultime versioni beta per iOS suggerisce che WhatsApp si sta avvicinando alla fase di test vero e proprio. Una volta completata, la riserva username permetterà agli utenti di iPhone di partecipare a un rollout graduale, assicurandosi i nomi desiderati e contribuendo a un lancio più ordinato e bilanciato del sistema.
WhatsApp testa limiti per chi invia messaggi a raffica
WhatsApp sta introducendo un nuovo sistema per contrastare chi invia messaggi ripetuti a persone sconosciute senza ricevere risposta, con l’obiettivo di rendere la piattaforma più ordinata e sicura. La funzione prevede un limite mensile di messaggi verso contatti non conosciuti che non rispondono, dopodiché l’utente verrà temporaneamente bloccato dal continuare a inviare messaggi. Prima del blocco, verrà mostrato un avviso con il conteggio dei messaggi inviati. La misura interesserà sia gli utenti privati sia quelli aziendali e sarà bgbradualmente in diversi Paesi, con l’intento di ridurre spam e comunicazioni indesiderate senza compromettere l’esperienza quotidiana di chi utilizza WhatsApp in modo regolare.