WhatsApp, il fiore all’occhiello del pacchetto applicativo del gruppo Facebook, ha avviato il rilascio di un’importantissima quanto gradita funzionalità per la tutela dei propri utenti che, nel frattempo, però, hanno dovuto confrontarsi con un fastidioso bug che affliggerebbe il sistema delle notifiche.
WhatsApp aveva già iniziato a testarla, a partire da San Valentino, nella beta destinata agli utenti di iOS e, a quanto pare, i riscontri ottenuti sono stati appaganti, visto che – proprio in queste ore – è partito il suo rilascio definitivo, in predicato di giungere a compimento entro i prossimi giorni: la funzione in questione è quella che, in ottica privacy, tutelerà l’utente dall’essere invitato coattamente a ogni sorta di gruppo, anche non di proprio interesse.
Per valutare l’avvenuta attivazione dell’opzione tramite server remoto, è necessario portarsi nelle impostazioni dell’account, nella sezione della privacy, e cliccare sulla voce “Gruppi”: quivi giunti, saranno disponibili tre scelte, tra cui una molto radicale, che impedisce a chiunque di aggiungerci, una molto liberale, che lo consente a tutti, ed una salomonica che lo permette ai soli contatti della rubrica. Nell’eventualità che si riceva un invito da una persona che non si conosce, sarà possibile reagire in due modi alternativi, ovvero accettando o rifiutando la proposta.
Non tutti gli aggiornamenti riescono col buco, però. I leaker di WABetaInfo hanno ricevuto alcune segnalazioni in merito ad un fastidioso bug che affliggerebbe la versione 2.19.90 (e forse anche la 2.19.88) di WhatsApp, in base al quale vi sarebbe un serio problema che invaliderebbe l’utilità delle notifiche. Queste ultime, normalmente, presentano un’anticipazione del messaggio ricevuto e, in più, il nome del mittente, utile a capire meglio l’urgenza (o meno) di rispondere al messaggio.
Secondo quanto emerso, a seguito del rilascio della versione incriminata di WhatsApp, nelle notifiche mancherebbe il nome del mittente, costringendo gli utenti – quindi – ad aprire l’applicazione, con conseguente assegnazione della spunta di lettura al messaggio stesso. In attesa che Menlo Park distribuisca una versione fixata (corretta) della propria applicazione in verde, si può procedere a disinstallare quella fallata, recuperando da ApkMirror una versione stabile priva di problemi.