Con l’aggiornamento beta 2.25.12.21 di WhatsApp per Android, rilasciato tramite il Google Play Beta Program, emergono nuovi indizi su una funzione pensata per rafforzare la privacy nelle conversazioni. Si tratta della gestione della “chat privacy avanzata”, un’opzione che permetterà di controllare in modo più preciso cosa accade ai contenuti multimediali e alle conversazioni all’interno dell’app. Sebbene la funzione non sia ancora attiva per i tester, il suo sviluppo è confermato e promette importanti novità.
La nuova opzione si potrà abilitare a livello di singola chat, offrendo così un approccio personalizzato alla protezione della propria privacy. Quando la funzione sarà attiva, immagini e video non verranno più salvati automaticamente nella galleria del dispositivo, restando confinati all’interno della conversazione su WhatsApp. Questo impedirà che contenuti riservati vengano archiviati localmente dove potrebbero essere accessibili da app terze o altri utenti del telefono.
Nonostante ciò, sarà comunque possibile salvare manualmente un contenuto se lo si desidera, mantenendo quindi una certa flessibilità. Un’altra misura importante è il blocco dell’esportazione dell’intera cronologia chat: gli utenti non potranno più estrarre l’intero contenuto della conversazione, rendendo più difficile condividere per errore o senza consenso dati sensibili.
Un aspetto interessante è che, quando la privacy avanzata è attiva, non sarà possibile interagire manualmente con Meta AI all’interno di quella chat. Questo dettaglio sottolinea quanto WhatsApp stia puntando su una modalità comunicativa protetta e senza interferenze esterne, perfetta per conversazioni riservate o lavorative. Dal momento che chiunque nella conversazione può attivare o disattivare la privacy avanzata, WhatsApp ha previsto un sistema di notifiche che avviserà tutti i partecipanti quando lo stato della funzione cambia. In questo modo si garantisce trasparenza, evitando che qualcuno possa modificare le impostazioni di privacy senza che gli altri ne siano informati.
È importante sottolineare che la nuova opzione sarà facoltativa: ogni utente potrà decidere in quali chat attivarla, sia nei gruppi che nelle conversazioni individuali. Questo approccio punta a non interferire con l’esperienza utente tradizionale, ma al contrario a fornire uno strumento in più per chi cerca un maggiore livello di controllo e riservatezza. La funzione è ancora in fase di sviluppo e non è disponibile nemmeno nella beta attuale, ma il team di WhatsApp sta lavorando attivamente per offrirla in uno dei prossimi aggiornamenti. Continueremo a seguire l’evoluzione e aggiorneremo non appena saranno disponibili nuove informazioni.