WhatsApp introduce la funzione anti-censura grazie al supporto ai proxy

Nelle scorse ore, WhatsApp ha comunicato di aver avviato il rilascio globale, per tutti gli utenti, della funzione che abilita il supporto alle connessioni sicure dei proxy in ottica anti-censura.

WhatsApp introduce la funzione anti-censura grazie al supporto ai proxy

WhatsApp, la celeberrima applicazione di messaggistica istantanea sempre alle prese con novità in sviluppo, tra un developing e l’altro, ha sganciato la “bomba” rilasciando in modo stabile una importantissima novità anti-censura.

Come noto, da mesi sono in corso proteste in Iran con la popolazione che spesso si vede bloccare la connessione in modo da non poter inviare richieste di aiuto all’esterno: onde evitare situazioni simili che si ripetono in varie parti del mondo, WhatsApp ha comunicato di aver introdotto per gli utenti di tutto il mondo il supporto ai proxy (“i server creati da volontari e organizzazioni di tutto il mondo dedicate ad aiutare le persone a comunicare liberamente“).

Per abilitare questa funzione, dopo aver cercato su internet enti e fonti attendibili che consigliano o abbiano creato un server proxy, basta inserirne l’indirizzo in un’apposita sotto-sezione delle impostazioni, chiamata appunto “Proxy“: quest’ultima si trova all’interno e in fondo alla sezione “Spazio e dati” e, una volta al suo interno, permette di abilitare la funzione “Usa proxy” spostando il relativo selettore e impostando poco sotto la relativa connessione al proxy.

WhatsAppp precisa che la connessione via proxy garantirà lo stesso livello di privacy e sicurezza cui si è abituati nell’app visto che i messaggi saranno tutelati dalla crittografia end-to-end, di modo che nessuno, né Meta, WhatsApp o il proxy, possano vederli. Tuttavia, nell’invito a saperne di più relativo alla funzione, viene precisato che il Proxy potrebbe conoscere l’indirizzo IP dell’utente. 

Passando a rendicontare le novità ancora in sviluppo, è possibile far riferimento dapprima alla beta 2.23.1.25 per Android. In quest’ultima si notano tracce di una funzione non ancora finalizzata, che permetterà di migrare la cronologia delle chat da un device Android all’altro in modo più diretto, senza passare per il backup (comunque utile e da farsi per recuperare le chat nel caso il proprio telefono si rompa o venga smarrito-rubato). Nello specifico ciò avverrà attraverso la comparsa dell’opzione “Chat transfer to Android” all’interno della sezione Chat delle Impostazioni.

Con la precedente beta 2.23.1.24 per Android, si è invece appreso come WhatsApp stia ancora sviluppando la funzione che consentirà di conservare dei messaggi in regime di messaggi che scompaiono: a questo giro, infatti, gli screenshot estratti hanno evidenziato l’iconcina, quella di un segnalibro, che comparirà nei messaggi che rimarranno anche dopo la loro scadenza. 

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