La celeberrima applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp, reduce dal fresco e celebrato varo della sua esperienza di acquisti in-app crittografati, ha avviato il roll-out su iOS di un’attesa funzione ora effettivamente a disposizione di tutti e, nel contempo, mediante una beta per Android, prospettato l’arrivo di una nuova modalità per la segnalazione dei bug.
Con la beta 22.15.0.73 di iOS, WhatsApp concesse ad alcuni utenti di poter testare un nuovo limite temporale per la funzione “elimina per tutti”, che spostava la nuova dead line oltre i due giorni, fissandola a 2 giorni e 12 ore. Tale novità, poi distribuita stabilmente come comunicato dalla piattaforma su Twitter una ventina di giorni orsono, ha oggi guadagnato i crismi dell’ufficialità, grazie alla versione stabile 22.18.75 di WhatsApp per iOS.
Nella release 22.18.75 di WhatsApp per iOS il changelog nell’App Store, in effetti, fa proprio esplicita menzione di questa novità, ora davvero a disposizione di tutti, invero assieme ad alcuni marginali (ipso facto non menzionati) ritocchi estetici che hanno riguardato la sezione dei messaggi speciali, oltre che alcune immagini in Documenti, Media, e Link.
La novità più importante, scoperta ancora una volta dall’attività di reverse engineering dei leaker di WABetaInfo, ha però riguardato una futura migliora ancora in sviluppo, e quindi non palese, rinvenuta all’interno del codice della beta 2.22.19.12 di WhatsApp per Android (il tutto, però, è destinato ad arrivare anche su iOS). In questo caso, si tratta di una sezione per segnalare i bug. A oggi, qualsivoglia malfunzionamento può già essere segnalato, seguendo il percorso Impostazioni > Aiuto > Contattaci, al termine del quale basterà descrivere il problema tal che, inviata la segnalazione al team di WA, quest’ultimo risponderà con un’apposita chat.
Con la sezione ad hoc per la segnalazione dei bug, posta tra le impostazioni in basso, tra Aiuto e Invita un amico, forse destinata a conferire una diversa priorità alle segnalazioni effettuate tramite la stessa, l’utente potrà non solo spiegare cosa c’è che non va, ma accludere sino a un massimo di 3 screenshot illustrativi, facendo attenzione – come la piattaforma stessa si premura d’avvertire – a che negli stessi non siano riportati dati sensibili, “immagini di sé o dei propri contatti“.