WhatsApp: in beta migliora la condivisione come documento dei media

Diversi utenti stanno confermando la ricezione di una novità che permetterebbe loro di condividere ad esempio le foto come documento, per preservarne la qualità originale, ottenendo anche un'anteprima di accompagnamento per il file sharato.

WhatsApp: in beta migliora la condivisione come documento dei media

Appena messe a regime alcune implementazioni, come il sistema più facile per trovare le emoji nella versione UWP e una miglioria fruitiva per le note vocali su iOS, è già tempo di ulteriori perfezionamenti in quota WhatsApp, con la nota messaggistica in verde che, nel rilasciare l’ennesima beta per Android, ha attuato una piccola rivoluzione nella condivisione del multimedia.

Come noto, WhatsApp comprime foto e video che si inviano in chat, per velocizzarne la trasmissione e il caricamento: ciò, però, ne riduce la qualità. Per tale motivo, in molti sono spesso ricorsi a un piccolo trucco, che permette di condividere i media in qualità originale, nel caso gli stessi siano sharati “come documento“: la conseguenza di tale mossa, però, è che, sino a poco tempo fa, i media condivisi come documento non erano accompagnati da un’anteprima.

Nelle chat, tali media condivisi come documento venivano semplicemente affiancati dal nome del file e dall’indicazione del relativo peso (dimensione) e, quindi, indovinare di cosa si trattasse era spesso molto difficile, quasi una lotteria.

Consapevole della cosa, la piattaforma diretta da Will Cathcart ha avviato l’attivazione della funzione in ragione della quale d’ora innanzi i media condivisi come documenti (ad esempio le foto scattate con la fotocamera in-app o pescate dalla Galleria), presenteranno una piccola anteprima d’accompagnamento: quest’ultima, però, sarà a bassa risoluzione e, quindi, servirà più che altro a permettere di farsi un’idea di quel che si troverebbe cliccando su un dato file ricevuto. 

Per avvalersi della novità che regala un’anteprima a foto e video condivisi come documenti su WhatsApp, è necessario installare, da ApkMirror o Play Store, la beta 2.22.5.11, anche se alcuni utenti potrebbero essere stati coinvolti nella sperimentazione in oggetto pur possedendo una precedente beta. Nel caso si abbia comunque la beta più recente, appunto la 2.22.5.11, e non si noti la miglioria di cui sopra, sarà necessario attenderne la relativa attivazione da server remoto

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