WhatsApp: in arrivo un nuovo tool per la condivisione dei file audio, e ulteriori misure antispam (per i gruppi)

Il nuovo standard per le comunicazioni personali a distanza, ovvero WhatsApp, ha avviato il test pubblico per un nuovo sistema di condivisione delle note audio, contemporaneo a quello privato per il collaudo di nuove misure antispam, questa volta per i gruppi.

WhatsApp: in arrivo un nuovo tool per la condivisione dei file audio, e ulteriori misure antispam (per i gruppi)

Sempre più diffusa, WhatsApp è diventata centrale nella comunicazione moderna, e ciò è dimostrato anche dal fatto che venga usata con sempre maggior frequenza quale canale per veicolare truffe, bufale e virus, per fortuna fronteggiati da apposite restrizioni (es. agli inoltri), presto in arrivo anche nei gruppi. Assieme alle migliorie in questione, in predicato di arrivare nei prossimi update, già disponibile al pubblico arriva anche una modifica al sistema di condivisione dei file audio. 

Qualche giorno fa, oltre all’ennesima ricomparsa della bufala che voleva WhatsApp tornare a pagamento, ne è circolata anche un’altra, prontamente smascherata dai debunker di Butac, relativa ad un presunto pericolo “virale” che affliggerebbe WhatsApp, nel caso si ricevessero dei messaggi contenenti immagini.

Secondo l’alert, persino LA7, Rai TV, Sky TG 24, e Mediaset Premium, avrebbero consigliato di utenti di prestare attenziona ai messaggi di buonanotte e buongiorno contornati da immagini, in quanto untori di virus informatici in grado di formattare lo smartphone, facendo perdere ogni sorta di file personale. Tranquilli: i messaggi in questione rimangono solo molesti, ma non pericolosi. 

Sempre a proposito di messaggi molesti, i proverbiali leaker di WABetaInfo hanno sottoposto a reverse engineering la versione 2.19.97 di WhatsApp Beta per Android (accessibile via Google Play Beta Program), scoprendo come essa nasconda un test in corso che riguarderà i messaggi inoltrati troppo di frequente (almeno 5 volte). Questi ultimi saranno contrassegnati da una doppia freccia e potranno essere bloccati nei gruppi, grazie ad un’opzione (disattivata di default) appositamente messa a disposizione di coloro che li amministrano.

Avvistata più volte in passato, arriva alla pubblica disponibilità – nella medesima beta di cui sopra – una modifica non solo estetica al sistema di condivisione dei file audio. Con l’implementazione prevista dai programmatori di Menlo Park, è finalmente possibile ascoltare in anteprima la nota audio, prima di spedirla, potendo – nel contempo (purtroppo) – selezionare, per la condivisione, fino a 30 file audio in contemporanea

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