WhatsApp procede a spron battuto nel rilascio di interessanti novità. Non molto tempo fa, la nota social app in verde aveva migliorato il meccanismo che permetteva di revocare i messaggi inviati (ma non ancora letti), con l’opzione per limitarsi a modificare i messaggi in questione. Ora, dopo aver pensato agli utenti impulsivi, WhatsApp si dedica ai gruppi, con il test della funzione “Live Location”.
WhatsApp è solita comunicare i test che conduce, in merito alle nuove funzionalità. Non sempre, però. Secondo gli esperti di WABetaInfo, analizzando il codice delle ultime beta di WhatsApp per Android (2.16.399) e iOS (la 2.17.3.28), sarebbero emerse sorprese davvero interessanti: queste ultime consisterebbero nelle opzioni “Condivisione”, e “Mostra i miei amici”, che lascerebbero intuire un meccanismo di “Live Location Tracking” simile a quello in auge nell’iMessage dei device iOS.
Nello specifico, si tratterebbe di un sistema per la condivisione, in tempo reale, della propria posizione con i componenti di un gruppo: ben differente, quindi, dal sistema attuale che, in WhatsApp, permette già di fornire la propria posizione ma solo nel momento in cui si decide di condividerla.
In questo caso, invece, i membri di un gruppo sarebbero costantemente informati degli spostamenti di un dato utente, almeno sino a che quest’ultimo decidesse di mantenere tale opzione attiva: in tal senso, gli esperti citati rendono noto che il live tracking della posizione potrebbe essere impostato, a piacimento, per 1, 2, 5 minuti, o in modo illimitato, fino alla sua disattivazione manuale.
Il Live Location Tracking di WhatsApp – così configurato – potrebbe aiutare un gruppo familiare a monitorare gli spostamenti di un minore, o di un anziano, e potrebbe tornare utile anche per organizzare le proprie serate libere, rendendo noto ad un gruppo di amici il proprio arrivo nel luogo dell’appuntamento.
Per il momento non è possibile ipotizzare il timing del rilascio di cotale funzione ma, tuttavia, non dovrebbe trascorrere molto tempo, dato che tale feature è già presente nel codice dell’app, e va solo attivata da remoto, affinché sia messa a disposizione degli utenti.