WhatsApp: come risolvere i crash delle ultime beta per Android e iOS

Secondo diversi utenti, le ultime beta rilasciate da WhatsApp per iOS e Android contengono bug che le mandano regolarmente in crash: in attesa che vengano distribuiti i bug-fix ufficiali, ecco le soluzioni per ovviare al problema.

WhatsApp: come risolvere i crash delle ultime beta per Android e iOS

Anche WhatsApp, come tante altre realtà applicative, è solita lanciare delle beta, per consentire agli utenti di provare in anteprima alcune funzioni e raccogliere dai propri fan i feedback o i suggerimenti che indirizzino il futuro sviluppo della piattaforma: le ultime beta distribuite su iOS e Android, però, recano diversi bug (cosa non inusuale, visto che si parla di versioni non stabili per definizione), a cui è possibile per fortuna ovviare.

Nel caso si sia installata la beta 2.21.240.14 per iOS, gli utenti di WhatsApp tendono a riscontrare crash dopo aver inviato un messaggio nelle chat di gruppo o aver aggiornato i propri status (le Storie di WA). Per rimediare, in questo caso, effettuato il backup delle chat per salvare la cronologia delle stesse, è possibile ricorrere al downgrade dell’app, attraverso TestFlight: avviato l’hub Apple per le sperimentazioni delle app, basta cercavi WhatsApp e ricorrere alla opzione “Installa una build beta precedente” sotto la voce “Build precedenti”.

Se, invece, si è un utente Android e si è provato ad utilizzare la beta 2.21.24.11, si saranno notati crash continui, con conseguente impossibilità di usare del tutto la messaggistica, nel caso la si esegua su Android 12: in questo caso, effettuato il backup delle chat, si può disinstallare la beta fallata e, da ApkMirror, installarne una precedente prima di ricaricare le chat.

Diversamente, secondo i leaker di WABetaInfo che si sono occupati dei bug in questione, è possibile ricorrere al Debug Bridge di Android, che permette anche di conservare i dati dell’app. Per far ciò, bisogna scaricare da ApkMirror una beta precedente di WhatsApp per Android e rinominarla “app.apk”, andando a depositarla nella stessa cartella del computer in cui si saranno andati a scompattare gli strumenti adb (appunto, Android Debug Bridge).

Sbloccato il debugging USB nelle impostazioni sviluppatore del proprio smartphone, connesso al PC via cavo USB, basterà avviare il terminale di Windows (tasto destro e “Apri in Terminale Windows”) nella cartella adb e digitare alcuni comandi (prima adb push app.apk /data/local/tmp/app.apk e poi adb shell pm install -r -d /data/local/tmp/app.apk) dopo aver verificato la connessione del proprio device (adb devices). Ovviamente, tutto ciò come soluzione pro tempore nell’attesa che WhatsApp rilasci delle beta inclusive degli opportuni bug-fix

Continua a leggere su Fidelity News