Whatsapp: attenti al ransomware che vi prende in ostaggio i dati

Secondo la Polizia Postale, gli utenti Whatsapp sarebbero stati sottoposti, nelle ultime ore, all'attacco di un ransomware che prenderebbe in ostaggio i propri device con relativi dati personali. Ecco come agisce e come combatterlo.

Whatsapp: attenti al ransomware che vi prende in ostaggio i dati

Whatsapp, come sappiamo, è l’app di messaggistica più utilizzata al mondo (1 miliardo di utenti attivi al mese), anche grazie al fatto che, di recente, è tornata ad essere gratuita a vita. Tuttavia, proprio perché è molto diffusa, diventa sempre più il bersaglio preferito di hacker e criminali informatici.

Nelle ultime ore, infatti, la Polizia Postale avverte sulla rapida diffusione di un ransomware – via Whatsapp – che prenderebbe in ostaggio i vostri dati richiedendo un esorbitante riscatto in cambio.

Come scatta l’infezione di Whatsapp

Il virus in questione, secondo quanto riferito da diversi utenti colpiti, si diffonde attraverso i gruppi di Whatsapp (di recente espansi a 256 utenti): in particolare, si viene invitati ad un gruppo dal nome eloquente, “Whatsapp”, nel quale si discute di tutto. Ad un certo punto, un utente con prefisso +44 vi comunica, con un messaggio corredato di video, che siete stati selezionati tra migliaia di altre persone per il ritiro di un non meglio precisato premio. Qui l’avidità ci getta lo zampino e l’ingolosito – quanto ingenuo – utente, clicca sul link o sul video: tak, fatto! Da quel momento siete infetti, sia che abbiate un terminale iOS, sia ne siate provvisti di un Android based.

I sintomi del contaggio whatsuppiano

Come ve ne accorgete? Tremendamente semplice. Il vostro device è bloccato con un avviso che vi avverte della necessità di pagare un corposo riscatto nel caso vogliate rientrare in possesso dei vostri dati personali che, ovviamente, saranno stati – nel frattempo – adeguatamente criptati.
Essendo alquanto difficile da controbattere un tale virus, la Polizia Postale raccomanda, per l’occasione una serie di cautele da seguire.

Le contromisure

In primis, se siete stati aggiunti a gruppi strani, o proprio a quello denominato “Whatsapp”, uscitene subito e cancellate la chat in cui eravate stati “risucchiati”. Altra cautela, il bloccare l’utente che sia preceduto dal prefisso +44, specie se non contenuto nella vostra rubrica. Non ultimo, il non cliccare assolutamente su link sconosciuti.

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