Vivo svela BlueOS, un sistema operativo sicuro e intelligente basato su Rust

Vivo lancia BlueOS, un sistema operativo proprietario per l’era dell’IA. BlueOS offre prestazioni elevate, efficienza energetica e una vasta gamma di funzionalità di input. BlueOS è basato su Rust, un linguaggio di programmazione sicuro e moderno.

Vivo svela BlueOS, un sistema operativo sicuro e intelligente basato su Rust

Vivo, uno dei principali produttori di smartphone cinesi, alla Vivo Developer Conference del 2023 ha annunciato (dopo OriginOS 4) oggi il lancio di BlueOS, il suo sistema operativo proprietario basato su Rust, un linguaggio di programmazione sicuro e moderno. BlueOS (chiamato Blue River in Cina) è stato progettato per l’era dell’adozione di massa dell’intelligenza artificiale, offrendo prestazioni elevate, efficienza energetica e una vasta gamma di funzionalità di input.

BlueOS si propone come una soluzione flessibile e scalabile per diversi tipi di dispositivi, dalla fascia bassa alla fascia alta. Secondo Vivo, BlueOS può funzionare su chip a basso consumo da 200 MHz con 32 MB di RAM, così come su dispositivi di punta con 4 GHz e 24 GB di RAM. Inoltre, BlueOS promette un miglioramento del 61% nelle prestazioni delle app e una riduzione del 67% nel consumo di memoria video, garantendo un’esperienza utente fluida e reattiva.

BlueOS si distingue anche per le sue capacità di intelligenza artificiale, grazie al supporto per i modelli di rete neurale. BlueOS può riconoscere una varietà di input, tra cui suoni, immagini, testo, video, gesti, linguaggio dei segni e persino onde cerebrali. Questo consente a BlueOS di offrire una maggiore interattività e personalizzazione agli utenti. Ad esempio, BlueOS può scrivere automaticamente codice, generare desktop, sfondi e temi esclusivi in base alle preferenze degli utenti.

Un altro punto forte è il supporto di BlueOS per il protocollo di connessione BlueXlink, che usa un concetto di progettazione distribuita che assicura la compatibilità con i protocolli standard del settore. Questo permette il flusso di dati e l’accesso continuo e sicuro su più dispositivi, adattandosi a vari scenari in case intelligenti, viaggi e ambienti di ufficio.

BlueOS è il risultato di un progetto indipendente avviato da Vivo nel 2020, in risposta alle crescenti tensioni tra la Cina e gli Stati Uniti sul fronte tecnologico. Vivo ha scelto Rust come linguaggio di programmazione per BlueOS perché evita vulnerabilità di sicurezza fondamentali associate all’utilizzo della memoria. Rust è stato creato da Mozilla ed è stato adottato da aziende come Google, Microsoft e Amazon.

BlueOS si ispira al recente HyperOS di Xiaomi, un altro sistema operativo cinese basato sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, Vivo sostiene che BlueOS ha una propria identità e visione, e non intende competere direttamente con altri sistemi operativi. Al contrario, BlueOS mira a creare un ecosistema aperto e collaborativo con altri partner tecnologici. Tuttavia, è importante sapere che BlueOS non supporta le applicazioni Android. Al momento offre l’accesso ad applicazioni come Alipay, Baidu Maps e Himalaya ed è compatibile con gli standard di applicazione rapida hapjs.

L’implementazione diffusa di BlueOS inizierà qualche tempo dopo l’annuncio ufficiale. Nel frattempo, gli utenti interessati possono provare BlueOS su Vivo Watch 3, l’ultimo smartwatch di Vivo che offre funzionalità avanzate come il monitoraggio della salute, il pagamento mobile e il controllo vocale.

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