Clubhouse, la piattaforma ad invito disponibile (per ora solo) su iOS, di solito usata per creare delle stanze audio con oratori ed ascoltatori, portata alla ribalta dalle trasmissioni di illustri hoster (Musk, Zuckerberg, etc), continua a risultare attrattiva e temuta dai principali operatori del mondo social, come dimostrato dalle iniziative appena scoperte a proposito di Telegram e Facebook, ambedue intente a copiare l’emergente rivale.
Telegram, tra le principali alternative a WhatsApp in fatto di messaggistica istantanea, si è già concessa di recente un maxi update, col quale ha migliorato diversi strumenti, come l’autocancellazione dei messaggi nelle conversazioni o il tool per importare le chat. A quanto pare, l’app del CEO Pavel Durov non ha alcuna intenzione di dormire sugli allori, almeno secondo quanto scoperto dai leaker di WABetaInfo, solitamente focalizzati sulle chat in verde.
Da alcuni screenshot condivisi su Twitter, emerge come Telegram stia lavorando, dopo averlo fatto con le chat di gruppo, all’introduzione delle stanze vocali anche nei Canali, sebbene non sia noto con quali restrizioni in termini di numero di partecipanti. Per avvalersi del nuovo strumento, quando introdotto, gli utenti non dovranno far altro, all’interno di un Canale, dal menu contestuale che si apre attraverso l’icona dei tre puntini, che ricorrere all’eloquente voce “Start Voice Chat“, con l’hoster dell’iniziativa che potrà decidere se essere palesato col suo nome account tradizionale, o col nome identificativo del Canale.
Anche Facebook, come noto, non è rimasta indifferente al fascino della chat app audio Clubhouse e, a tal proposito, starebbe pensando di integrare una funzione simile all’interno della sua piattaforma (lato mobile e, forse web).
Una conferma di tal proposito è stata fornita dal leaker Alessandro Paluzzi che, tramite uno screenshot diffuso via Twitter, ha rendicontato di come potrebbe apparire l’interfaccia della feature che, ancora in fase embrionale di sviluppo (dell’interfaccia è noto solo un mockup esplicativo), dovrebbe comunque possedere diversi strumenti per invitare alla partecipazione i “listeners” (ascoltatori), tra cui la generazione di un link, l’invio di un invito tramite messenger, la condivisione di un post nella Timeline o nei gruppi, etc.
Al momento, sia nel caso dell’iniziativa targata Telegram che in merito a quella allo studio del team di Mark Zuckerberg, non sono note le tempistiche di un eventuale rilascio che, quindi, potrebbe richiedere ancora diverso tempo, e il passaggio preventivo in qualche beta, per raccogliere i feedback del caso.