Facebook, dopo diversi restyling al suo portale, anche in tema di privacy, sta tornando a dedicarsi al suo messenger. No, non a Whatsapp, sul quale anche sono state applicate diverse migliorie, ma a Facebook Messenger, l’applicazione spin-off creata da Zuckerberg per trasformare la chat tra i contatti del suo social in una sorta di messaggeria a parte con tendenze al VOIP.
Nella novità di oggi, ad essere arricchite sono le emoji con le quali siamo soliti corredare le nostre conversazioni testuali onde renderle più simpatiche e chiare. Già di recente Menlo Park aveva introdotto, però gratis, diverse collezioni di emoji a tema dedicate – tra gli altri – al mondo dei Lego, a quello di “Cattivissimo Me”, e all’open world del gioco “Angry Birds”.
Oggi, accedendo al Messenger di cui sopra, possiamo disporre di altre emoji molto simpatiche e dallo stile “cinese”…però a pagamento: ad offrirle non è, comunque, Facebook ma una società esterna con la quale è verosimile pensare che Menlo Park abbia stipulato qualche accordo di base (non è dato sapere se siano previste anche delle revenue a favore del social): nello specifico si tratta di emoji che vengono vendute ad un prezzo che varia, secondo l’esemplare, da 0,99 a 1,99 euro.
Per acquistarle e scaricarle è necessario aver installato, precedentemente, l’applicazione omonima – per iOS (https://goo.gl/f613WN) e Android (https://goo.gl/Yfk6iI) – della società detentrice delle pittografie in questione, la “PicoCandy“.
Stesso discorso quando si vogliono mandare le emoji acquistate: anche in questo caso sarebbe necessario tenere aperta l’app testé citata.
Non è molto comodo, è vero, ma – al di là di tutto – l’aspetto importante della vicenda illustrata sta nel fatto che l’ecosistema della Facebook Platform si apre a contributi esterni che, col passare del tempo, a pagamento o meno, potranno introdurre nuove funzionalità al Messenger di casa. Che, poi, tutto ciò dovrà avvenire, si spera, in modo più integrato e funzionale…è un altro paio di maniche.