Spotify, Pandora, Apple Music: il music streaming è più vivace che mai

Alle spalle di Spotify, ancora in campo con novità sui podcast, Pandora si mette dietro - con restyling e novità per Apple Watch - i rivali di Cupertino, pronti al riscatto con una promo gratuita e una playlist celebrativa presentata anzitempo.

Spotify, Pandora, Apple Music: il music streaming è più vivace che mai

Negli ultimi tempi, lo scenario della musica “liquida” fruita via streaming ha acquisito una grande vivacità, con sorpassi e tentativi di recupero, ad opera di grandi realtà del settore, come Spotify, Pandora, e Apple Music che, nello specifico, hanno messo in campo diverse appetibili novità qui di seguito rendicontate.

Ormai da tempo Spotify primeggia nel panorama dello streaming musicale, avendo superato Apple Music in particolar modo grazie ai podcast, settore attenzionato di recente con nuove acquisizioni e, nelle scorse ore, con un nuovo aggiornamento del client mobile, foriero di interessanti novità per le trasmissioni di questo genere. Nello specifico, l’ultima release della celebre app svedese messa a disposizione porta in dote un restyling della sezione “Podcast show” che, ad oggi, mette a disposizione un più ampio quantitativo di info, partendo dalle rinfrescate descrizioni in calce ai vari argomenti (relazioni personali, viaggi, storie personali, etc) dei podcast. In più, onde consentire un’immediata comprensione e apprezzamento di un podcast, il relativo trailer sarà posto in cima prima che inizi la sequenza dei relativi episodi.

Alle spalle di Spotify, secondo un rapporto appena condiviso dalla federazione internazionale della stampa periodica (Fipp), tenendo conto di dati aggiornati sino al Novembre scorso, Apple Music, con 60 milioni di utenti in tutto il mondo, sarebbe stata appena superata da Pandora, un servizio di music streaming che, nei soli USA ov’è attiva, avrebbe già raggranellato 63 milioni di iscritti (praticamente un abisso sopra Amazon Prime Music, acquartierata al 4° posto con “soli” 32 milioni di utenti).

Proprio Pandora, messo a regime ormai da diverse settimane il nuovo layout con barra di navigazione in basso e scheda iniziale “For You” (comprensiva di moduli contenutistici, come i soli brani dell’artista in corso di riproduzione, o solo quelli apprezzati dagli utenti), prova l’allungo sugli inseguitori attraverso una novità per gli Apple Watch (già non supportati da Tidal o YouTube Music): nello specifico, sembra che, a seguito di un aggiornamento degli orologi intelligenti di Cupertino, l’app Pandora Watch sia in grado di funzionare in maniera autonoma rispetto allo smartphone (ancora necessario, invece, per Deezer e Spotify). Le uniche condizioni da rispettare sono il trovarsi sotto rete Wi-Fi o muniti di una versione cellular dell’orologio e, soprattutto, disporre d’un abbonamento premium a Pandora.

Per tentare di risalire la china, quasi come in un’avvincente gara di F1, Apple Music ha appena annunciato una serie di contromisure: innanzitutto, tutti gli utenti di iOS o Android che non avessero mai provato prima il servizio, grazie ad una partnership con Mediaworld, potranno testarlo gratuitamente per 4 mesi (al termine dei quali, se confermato, l’abbonamento verrà a costare 9.99 euro/mese), ottenendo online appositi coupon.

A tale misura ne è stata appena aggiunta una ulteriore che solitamente viene varata a fine anno, essendo sostanziata nella playlist della musica preferita ascoltata nel corso del 2020: “Apple Music Replay 2020”, questo il nome della playlist, sarà aggiornata nel corso dell’anno a cadenza settimanale, ma richiederà – nell’accedervi via web (beta.music.apple.com/) – di avere già attivo un abbonamento al servizio Apple Music. 

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