Tra le realtà del music streaming, assieme ad Apple Music, YouTube Music, ed Amazon Music, la più importante del settore è immancabilmente rappresentata da Spotify che, in occasione dell’ultima, positivissima, trimestrale, non ha mancato di svelare qualche segreto del suo successo: il tutto mentre i tecnici della piattaforma di verde vestita risultano impegnati nella risoluzione di un imbarazzante bug.
Di fronte alle incombenze tipiche del periodo, Spotify certo non poteva esimersi e, come tante altre realtà hi-tech, ha rendicontato l’esito del quarto trimestre del 2019, decisamente positivo sotto tutti i punti di vista: gli utenti attivi mensili, nel 2019, si sono attestati sui 271 milioni, di cui 64 guadagnati nell’ultimo anno e, nel dettaglio, 23 ottenuti nei soli ultimi 3 mesi dell’anno.
Sul versante degli abbonati, la piattaforma svedese ha maturato, nel corso del 2019, in media 2.3 milioni di utenti paganti al mese, per un ammontare complessivo annuale di 28 milioni: grazie agli abbonati (1.64 miliardi di euro) ma anche in virtù delle entrate pubblicitarie (217 milioni di euro), i ricavi del quarto trimestre si sono sostanziati nella cifra di 1.86 miliardi di euro, in conseguenza dei quali i ricavi invece annuali hanno toccato la quota complessiva di 6.76 miliardi di euro.
Analizzando più nel dettaglio i dati in questione, da Stoccolma è stata riscontrata una forte conversione degli utenti da gratuiti a paganti, con gli abbonati nel 4° trimestre arrivati a 124 milioni, contro i 113 del 3° trimestre, i 108 nel Q2 ed i 100 del Q1, già notevolmente più numerosi dei 96 milioni del Q4 di 2 anni fa (2018). Un merito di tali risultati è stato individuato, dal CEO Daniel EK, nell’attenzione della piattaforma ai podcast, come confermato dal fatto che, dopo gli acquisti di Gimlet, Anchor, e Parcast, è appena arrivato anche quello di The Ringer, la graditissima app di Bill Simmons, leader nei podcast culturali e sportivi, che nel solo 2019 ha visto crescere del 200% le ore di podcast streammati.
Nonostante tali e tante buone notizie sul proprio conto, anche Spotify non si è fatta mancare qualche bug, contenuto nella release 8.5.43.724. Secondo diversi utenti, che se ne sono lamentati su Reddit, sembra che – a seguito di quest’update – la funzione che permette all’Orologio di Google di svegliare l’utente con la sua musica Spotify preferita sia andata in tilt: in pratica, anche dopo aver silenziato la sveglia, quest’ultima – passati 3 minuti – riprende, balbettando, nonostante che su Spotify nessun brano risulti in riproduzione. In attesa di un fix ufficiale, è possibile ovviare al problema installando una vecchia versione dell’app o, entrati nell’attuale app in verde, avviando un brano per poi metterlo in pausa.