Due colossi del settore, Anthropic e OpenAI, hanno mosso pedine fondamentali nel panorama dell’AI generativa, segnando una nuova fase della competizione per la leadership tecnologica. Da una parte, Anthropic ha ufficializzato Claude Opus 4.1, un’evoluzione del suo modello di punta, mentre dall’altra OpenAI si prepara a lanciare GPT-5, il nuovo sistema AI di prossima generazione, svelato in anticipo da un leak che ha fatto rapidamente il giro del web.
L’annuncio di Claude Opus 4.1 arriva a soli due mesi dal rilascio della precedente versione, ma segna un passo avanti netto in termini di capacità.
Il modello è stato migliorato in modo sostanziale soprattutto nella programmazione, nella ricerca e nella gestione di analisi dati complesse, con un’attenzione particolare alla risoluzione di problemi articolati su più livelli. L’efficacia del nuovo sistema è stata confermata dal benchmark SWE-Bench Verified, dove Opus 4.1 ha ottenuto un incremento di due punti percentuali rispetto al suo predecessore. Un risultato che si traduce in maggiore precisione ed efficienza, particolarmente apprezzati in ambito software e aziendale.
Il modello ha già trovato applicazione concreta in realtà operative come Windsurf, startup ora parte di Cognition, e Rakuten Group Inc., entrambe entusiaste dei miglioramenti nella produttività e nella qualità del codice generato. Questo successo tecnico arriva mentre Anthropic si prepara a chiudere un nuovo round di finanziamento da cinque miliardi di dollari, con una valutazione stimata che sfiora i 170 miliardi. Il peso economico e strategico dell’azienda, fondata da ex membri di OpenAI nel 2021, continua dunque a crescere in parallelo alle sue ambizioni.
Nel frattempo, OpenAI ha annunciato ufficialmente GPT-5, un modello che promette di riscrivere ancora una volta le regole dell’interazione uomo-macchina.
Dopo mesi di attesa, confermando quanto emerso da un post non autorizzato pubblicato (e poi rimosso) su GitHub, il colosso dell’AI ha rilasciato ufficialmente il suo sistema più avanzato non solo agli utenti a pagamento, ma anche a chi utilizza la versione gratuita di ChatGPT, segnando un momento storico nell’accessibilità alla tecnologia AI di ultima generazione.
La principale novità di GPT-5 risiede nella sua struttura “unificata”: combina la profondità di ragionamento della serie “o” (come GPT-4o) con la rapidità e versatilità delle precedenti versioni GPT. Il risultato? Un’intelligenza artificiale in grado di decidere in autonomia come rispondere, adattando il livello di elaborazione in base alla complessità della richiesta dell’utente. Non è più solo un chatbot: GPT-5 è un vero agente AI, capace di svolgere compiti come generare codice, scrivere documenti accademici, organizzare calendari o gestire email, partendo da poche istruzioni.
Sam Altman, CEO di OpenAI, lo ha definito “il miglior modello mai creato al mondo”, affermando che si tratta di un passo chiave verso l’AI capace di superare l’intelligenza umana in molte attività professionali. E i numeri sembrano dargli ragione: GPT-5 ha ottenuto prestazioni superiori nei benchmark su programmazione e risoluzione di problemi scientifici complessi, battendo modelli concorrenti come Claude Opus 4.1, Grok 4 Heavy di xAI e Gemini di Google DeepMind.
Un altro punto cruciale è la drastica riduzione delle allucinazioni (cioè quando l’AI inventa dati o risposte): GPT-5, in modalità “con pensiero”, ha un margine d’errore del 4,8%, che scende all’1,6% in ambiti medici. Una svolta importantissima, specie per chi utilizza l’AI in contesti delicati come la salute, l’educazione o la finanza.
Sul fronte esperienziale, GPT-5 introduce anche nuove personalizzazioni, tra cui la possibilità di scegliere lo stile della conversazione: cinico, empatico, robotico o nerd. E per i più esigenti, arriva l’integrazione diretta con Gmail, Google Calendar e Contacts, che permette a ChatGPT di agire in background, eseguendo azioni concrete e semplificando la gestione del lavoro quotidiano.
Anche la funzionalità vocale viene potenziata grazie all’Advanced Voice, ora più fluida, naturale e disponibile anche per gli utenti non paganti. Sul piano commerciale, l’accesso sarà diviso per livelli: gli utenti Plus avranno limiti elevati, mentre i Pro disporranno di accesso illimitato e della versione GPT-5 Pro. Gli sviluppatori, invece, potranno integrare il modello via API a un costo competitivo.
Inoltre, GPT-5 si integra nativamente con Microsoft Copilot. Ora, chi utilizza il sistema operativo Windows 11 può scaricare Copilot dal Microsoft Store, avviarlo come applicazione autonoma e sfruttare GPT-5 per un’ampia gamma di attività: dalla scrittura creativa alla redazione di documenti tecnici, dalla ricerca sul web all’analisi di file complessi, fino alla creazione di immagini e contenuti multimediali.
L’integrazione non riguarda solo gli utenti privati: anche le aziende che usano Microsoft 365 Copilot potranno sfruttare GPT-5 per analizzare e-mail, documenti e dati interni con interazioni più naturali e accurate. In ambito sviluppo, il modello è già disponibile su GitHub e Visual Studio, dove consente la creazione di “agentic workflows” automatizzati e la generazione di codice ottimizzata, mentre su Azure AI Foundry garantisce funzionalità avanzate rispettando standard di sicurezza e privacy di livello enterprise.
Per migliorare l’esperienza, Microsoft ha introdotto in Copilot la nuova modalità “Smart”, che regola dinamicamente la potenza di calcolo in base alle esigenze dell’utente, bilanciando prestazioni e velocità. Sul fronte della sicurezza, l’azienda assicura di aver condotto test rigorosi per prevenire usi impropri, come la creazione di malware o contenuti non consentiti, mantenendo un equilibrio tra potenza del modello e responsabilità d’uso.
Anche la Mela Morsicata non sta a guardare. Apple integrerà GPT-5 all’interno di Apple Intelligence con il lancio di iOS 26, iPadOS 26 e macOS Tahoe 26, previsti per il prossimo mese. Attualmente, nelle versioni di iOS 18, iPadOS 18, macOS Sequoia e visionOS 2, l’intelligenza artificiale utilizza GPT-4, ma l’aggiornamento a GPT-5 sarà automatico per chi deciderà di sfruttare questa tecnologia.
L’integrazione di ChatGPT con GPT-5 in Apple Intelligence sarà opzionale e offrirà tre modalità principali: Siri potrà utilizzare ChatGPT per richieste complesse come domande su foto o documenti, i Writing Tools consentiranno di generare testi e immagini da semplici descrizioni, mentre la Visual Intelligence, abbinata al controllo della fotocamera, riconoscerà luoghi e oggetti inquadrati. Apple ha confermato che sarà garantita la massima tutela della privacy, con anonimizzazione degli indirizzi IP e nessuna conservazione delle richieste da parte di OpenAI, salvo diversa autorizzazione dell’utente.
Infine, OpenAI ha risposto alle critiche ricevute dopo il lancio di GPT-5 mantenendo disponibile GPT-4o per gli utenti Plus di ChatGPT che preferiscono il modello precedente. Questa scelta è nata in seguito ai numerosi feedback raccolti soprattutto su Reddit, dove molti utenti hanno segnalato come GPT-5 risulti meno “personale” e più limitato in alcune funzionalità rispetto al suo predecessore, oltre a fornire risposte più brevi e raggiungere prima i limiti di utilizzo. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha annunciato che chi lo desidera potrà continuare a usare GPT-4o, mentre l’azienda monitorerà l’utilizzo di entrambi i modelli per decidere la loro disponibilità futura.