Come noto, sono in tante le piattaforme usate quotidianamente che, per migliorare i propri suggerimenti, o per il funzionamento di specifiche funzionalità, raccolgono la posizione precisa dell’utente, spesso con quest’ultimo che ne è all’oscuro, o se n’è da tempo dimenticato. Alcune di queste piattaforme, proprio in queste ore, stanno prendendo provvedimenti per tranquillizzare, in ottica privacy, le rispettive utenze.
Dopo il massiccio aggiornamento di inizio anno, con migliorie anche verso l’algoritmo radiofonico per aiutare a scoprire nuovi artisti, YouTube Music si appresta a varare un altro grande cambiamento. Nella pagina di supporto di Google, infatti, è stato pubblicato l’avviso secondo cui, dal prossimo 26 Settembre, YouTube Music smetterà di elargire suggerimenti basati sulla posizione “precisa” (es. un particolare edificio) dell’utente, cancellando anche tutti i dati raccolti relativamente al precise positioning: di conseguenza, per coloro che avevano dato l’accesso alla posizione all’app, e attivato la cronologia delle posizioni, non vi sarà più il suggerimento della miglior playlist con cui rilassarsi una volta arrivati a casa dal lavoro, con cui concentrarsi meglio appena arrivati al lavoro (Focus Supermix), o da cui farsi pompare al massimo una volta giunti in palestra (Workout Essentials).
In compenso, non spariranno affatto i suggerimenti basati sulla posizione “approssimativa”: di conseguenza, vi saranno ancora le playlist relative ai brani più popolari nel paese dell’utente, come pure delle playlist legate al clima della sua città. Nel proclamare la novità in questione, Google ha ricordato come la barra superiore delle attività faccia già un buon lavoro nel consigliare la colonna sonora della propria giornata, sia che occorra lavorare, allenarsi, concentrarsi, etc: volendo comunque migliorare la sezione di brani proposti per sé, sarà buona prassi procedere a valutare con una certa regolarità i suggerimenti offerti dalla piattaforma.
Anche Instagram, tramite un tweet storm pubblicato dall’account ufficiale Instagram Comms, ha preso posizione sul tema della posizione precisa, visto che nelle scorse giornate, come riporta BBC News, avevano preso a circolare alcuni meme secondo cui il photo sharing condivideva con altri utenti di Instagram i dati sulla posizione precisa dei suoi users, con la conseguenza di esporli a pericoli come rapine, violazioni di domicilio, etc.
A tal proposito, la piattaforma ha ammesso di usare i dati sulla posizione precisa, per le funzioni delle mappe e i tag sulle posizioni: tuttavia, non condivide con altri i dati sulla posizione degli utenti. Questi ultimi possono condividere queste info, se lo desiderano, taggando le posizioni sui propri post e, in ogni caso, tramite le impostazioni del proprio device, possono sempre “gestire i servizi di localizzazione“. Nello specifico, nel caso si abbia un iPhone, i passaggi da seguire prevedono di entrare nell’impostazioni sulla “Privacy” del melafonino, e poi di toccare la voce “Servizi di localizzazione”: quivi giunti, scorrendo verso il basso, trovata e selezionata Instagram, basterà toccare “durante l’utilizzo dell’app” o “mai”, avendo cura che risulti disattivato l’interruttore “Posizione precisa”.
Nell’eventualità che si abbia un dispositivo Android, manca l’opzione per la posizione precisa, tipica di iOS, ma è comunque possibile far qualcosa: basta portarsi all’impostazione “Posizione” di Instagram, e mettere su off la voce “migliora la precisione della posizione” nella sottosezione “Precisione della posizione di Google”.