Netflix protagonista di tante novità migliorative in tema di codec

Dal quartier generale di Los Gatos, in California, Netflix ha annunciato l'arrivo, sul client Android di un codec importante sotto il punto di vista qualitativo: presto, poi, le sue produzioni in 4 od 8K potrebbero essere codificate tutte in AV1.

Netflix protagonista di tante novità migliorative in tema di codec

Netflix, la principale alternativa all’intrattenimento televisivo tradizionale, si avvia a migliorare l’esperienza fruitiva dei propri utenti, intervenendo sul parametro dei codec, sia attraverso una novità già ufficialmente annunciata, che mediante una futura miglioria oggetto di indiscrezioni. 

La prima novità annunciata da Netflix in tema di codec, con un post sul proprio Tech Blog ufficiale, riguarda l’introduzione del supporto, nella versione per device Android, al codec xHE-AAC (sigla volta a rappresentare l’Extended HE-AAC): in conseguenza di tale update, i vantaggi che si otterranno, nel fruire una vasta gamma di contenuti (musica, film, programmi, accompagnamento ai video, podcast, audiolibri), saranno molteplici.

Innanzitutto, si avrà una qualità audio, intesa come bitrate, legata dinamicamente alla connessione, in modo che, laddove le condizioni ideali lo consentano, si abbia un suono praticamente da studio, mentre, nei casi più congestionati, il bitrate verrà scalato al ribasso. In tema di volume, sarà disponibile una maggior coerenza, in fatto di volume, tra i vari programmi e all’interno di uno stesso contenuto (in tal caso, non si renderà più necessario regolare di continuo il volume passando da un programma tv a un film o, nello stesso film, da una scena d’azione a una dialogata). 

Onde assicurare la miglior esperienza d’uso possibile, il codec xHE-AAC metterà a disposizione la sua migliorata capacità di gestione nella gamma dinamica, di modo che, indipendentemente dal device usato (casse di un altoparlante, o speaker di un telefono), o dall’ambiente (anche in quelli rumorosi), sarà possibile apprezzare le varie frequenze e sfumature di un contenuto lato audio. 

Grazie ad un comunicato con cui Synaptics ha lanciato il nuovo chip VideoSmart VS640, intanto, si è potuto apprendere che Netflix (ma anche YouTube), che già ha nel proprio paniere alcuni contenuti ad hoc, potrebbe presto richiedere che le prossime produzioni, per entrare nel suo catalogo, siano codificate in AV1 (un codec royalty free dell’Alliance for Open Media dotato di una buona compressione quanto a dati consumati durante lo streaming senza compromissione della qualità) anche se ciò, a detta di XDA Developers, potrebbe circoscriversi quale requisito ai contenuti 8K o 4K@60fps

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