Mozilla compie un passo significativo nella tutela della privacy dei suoi utenti, rafforzando le regole per le estensioni del browser Firefox. A partire dal 3 novembre 2025, tutte le nuove estensioni pubblicate dovranno indicare in maniera chiara se raccolgono o trasmettono dati personali, grazie all’introduzione della chiave browser_specific_settings.gecko.data_collection_permissions nel manifest delle estensioni. Questa misura punta a garantire maggiore trasparenza e a informare in modo chiaro l’utente sulle modalità di gestione dei dati, simile a quanto avviene già per le app sugli smartphone.
Il sistema funzionerà attraverso un pop-up al momento dell’installazione dell’estensione, che illustrerà quali dati saranno raccolti e con quale finalità. L’utente potrà quindi scegliere se accettare o rifiutare: in quest’ultimo caso, non sarà possibile completare l’installazione. Si tratta di una differenza importante rispetto ai classici cookie di tracciamento, che possono essere opzionali per legge, perché l’uso dell’estensione sarà vincolato al consenso alla raccolta dei dati necessari al suo funzionamento.
Una volta installata, la gestione dei dati raccolti rimarrà sempre consultabile nelle pagine interne di Firefox come about:addons o nella scheda dedicata del marketplace ufficiale. Questa iniziativa riguarda per ora solo le estensioni pubblicate dal 3 novembre, ma Mozilla ha annunciato che entro giugno 2026 anche quelle già presenti sul marketplace dovranno adeguarsi alle nuove regole.
Secondo lo sviluppatore Alex Lekander, ogni versione di un’estensione che adotta la nuova chiave dovrà continuare a rispettarla anche negli aggiornamenti successivi, pena la rimozione dal marketplace ufficiale. Per estensioni compatibili con versioni precedenti di Firefox Desktop (140) e Android (142), gli sviluppatori dovranno comunque garantire un controllo chiaro e immediato della raccolta dati all’utente. Questa scelta si inserisce in un contesto più ampio di tutela della privacy, dove Mozilla ha già introdotto strumenti come il blocco dei tracker pubblicitari e una VPN integrata per gli utenti di Firefox.
L’obiettivo è rafforzare la fiducia del pubblico in un momento in cui la gestione dei dati personali online è diventata centrale. L’attenzione alla privacy non si limita a protezioni passive, ma diventa un elemento attivo del design del browser, imponendo regole precise agli sviluppatori e trasparenza agli utenti.