Windows si rinnova: mirino del puntatore, aggiornamenti estesi e nuove funzioni di sicurezza

Microsoft aggiorna Windows con il ritorno del mirino del puntatore su Windows 11, estende il supporto di Edge fino al 2028 e introduce l’obbligo di un account Microsoft per accedere agli aggiornamenti estesi di Windows 10.

Windows si rinnova: mirino del puntatore, aggiornamenti estesi e nuove funzioni di sicurezza

Windows continua a evolversi con nuove funzionalità e aggiornamenti dedicati a migliorare sicurezza, stabilità e produttività. Tra le novità più rilevanti ci sono il ritorno del mirino per il puntatore in Windows 11, correzioni ai crash del menu Start e l’estensione del supporto per Microsoft Edge su Windows 10 fino al 2028. Inoltre, Microsoft introduce l’obbligo di un account per accedere al programma di aggiornamenti estesi di Windows 10, puntando a una gestione più centralizzata e moderna degli aggiornamenti di sicurezza.

Il ritorno del mirino del puntatore su Windows 11

Una delle modifiche più apprezzate riguarda Windows 11. Dopo un’assenza durata oltre un anno e mezzo, torna infatti una funzionalità storica: il mirino per il puntatore del mouse. La sua rimozione aveva lasciato perplessi molti utenti, specie quelli con esigenze di accessibilità o che operano in ambienti professionali dove la precisione è essenziale. La reintroduzione di questo strumento è avvenuta nella build Canary 27913 e permette di evidenziare il cursore con un indicatore personalizzabile nei colori e nell’aspetto. Basta accedere al percorso Impostazioni > Accessibilità > Puntatore mouse e touch > Indicatore puntatore per configurarlo in pochi secondi.

La scelta di riportare questa funzione potrebbe rappresentare l’inizio di una più ampia integrazione tra Windows 11 e le utility di PowerToys, molto apprezzate dagli utenti esperti. Nella stessa build è stata inoltre centrata la barra di ricerca nelle Impostazioni e rimosso il suono di avvio di Windows Vista, che era ricomparso inaspettatamente.

Il tuo menu Start di Windows 11 va in crash? Microsoft ha la soluzione

Con l’ultimo aggiornamento rilasciato attraverso i canali Dev e Beta del programma Insider, Microsoft interviene finalmente su una delle criticità più fastidiose segnalate dagli utenti: i frequenti crash del menu Start di Windows 11. Le nuove build 26200.5733 e 26120.5733, che condividono lo stesso pacchetto correttivo, puntano a migliorare la stabilità complessiva del sistema operativo, risolvendo non solo il malfunzionamento del menu, ma anche bug minori legati alla barra delle applicazioni, ai widget e alle gesture touch. Oltre ai fix, l’aggiornamento introduce anche una novità pensata per l’utenza business: l’integrazione della Live Persona Card in Esplora File per chi utilizza account aziendali o scolastici, migliorando l’interazione con colleghi e contatti. Non mancano però alcuni problemi noti in fase di installazione e con la gestione dei controller Xbox via Bluetooth, ma Microsoft fornisce già indicazioni per affrontarli. Il sistema operativo si avvicina così a una versione più affidabile e funzionale, anche se il percorso verso la piena maturità sembra ancora in corso.

Microsoft Edge garantito su Windows 10 fino al 2028

Un altro annuncio di grande rilievo riguarda Microsoft Edge. Nonostante il supporto ufficiale per Windows 10 sia destinato a concludersi il 14 ottobre 2025, Microsoft ha garantito che il suo browser continuerà a ricevere aggiornamenti su Windows 10 fino ad almeno ottobre 2028. La decisione include anche WebView2 Runtime e riguarda tutte le versioni ancora supportate, indipendentemente dalla partecipazione al programma ESU (Extended Security Updates). In questo modo, sia utenti privati sia imprese potranno contare su un browser moderno, sicuro e pienamente operativo, anche su dispositivi più datati.

Teams si rinnova con AI, reazioni smart e interprete vocale

Grandi passi avanti sono stati compiuti anche su Microsoft Teams, che ha ricevuto un aggiornamento estivo ricchissimo. Tra le novità più interessanti spicca l’introduzione dei suggerimenti dinamici durante la ricerca, che ora mostrano anche app e agenti, permettendo una selezione rapida e contestuale. Le app possono essere condivise direttamente dalla barra delle applicazioni tramite clic destro, semplificando la collaborazione tra colleghi. Microsoft 365 Copilot è stato reso accessibile in cima all’elenco delle chat, mentre nuove automazioni sono ora attivabili tramite semplici reazioni emoji, rendendo i flussi di lavoro più fluidi ed efficienti. Sul fronte dell’inclusività, Microsoft ha potenziato la Modalità Lingua dei Segni e l’interprete in tempo reale, che ora supporta nove lingue, tra cui l’italiano, permettendo la comunicazione multilingue durante le riunioni. L’esperienza Teams si estende anche ai dispositivi mobili e a quelli per le chiamate aziendali. È ora possibile, ad esempio, attivare Copilot durante una chiamata senza registrazione o trascrizione attiva, configurare suonerie personalizzate, gestire i contatti aziendali da remoto o impostare priorità per le code di chiamata. L’obiettivo è ottimizzare le attività quotidiane, migliorare la reattività e mantenere la concentrazione su ciò che conta davvero.

Microsoft 365 Copilot: IA più vicina e potente

Infine, Microsoft 365 Copilot ha ricevuto una serie di potenziamenti mirati. Le novità includono nuove funzionalità amministrative come dashboard avanzate, controlli con Microsoft Purview e gestione degli agenti. Sul piano utente, l’interazione vocale è ora possibile anche su mobile, mentre strumenti come Copilot Notebooks e Copilot Pages aprono nuovi scenari per la creazione di contenuti e codice. In PowerPoint si può fare riferimento a dati di Excel, Word migliora la cronologia dei prompt e in Edge è ora possibile riscrivere testi direttamente dal browser. Copilot entra anche in Outlook classico, rafforzando la sua presenza trasversale.

Windows Hello sotto la lente: la sicurezza dei PC senza ESS mette a rischio i dati biometrici

Windows Hello torna al centro dell’attenzione per una vulnerabilità che riguarda molti computer aziendali privi dell’hardware ESS (Enhanced Sign-in Security) richiesto da Microsoft. Durante la conferenza Black Hat di Las Vegas, due ricercatori hanno mostrato come un amministratore locale possa alterare il database biometrico crittografato, inserendo il proprio volto per sbloccare il dispositivo fingendosi un altro utente. L’ESS, che isola il processo di autenticazione in un ambiente protetto dall’hypervisor, richiede componenti hardware specifici come CPU con supporto alla virtualizzazione, chip TPM 2.0, Secure Boot e sensori biometrici certificati, requisiti che molti PC attuali non rispettano. Considerata la complessità di una patch efficace, la raccomandazione è disabilitare Windows Hello su sistemi non ESS e preferire metodi alternativi come il PIN. Il pieno supporto per dispositivi esterni compatibili con ESS è atteso solo verso la fine del 2025, lasciando così un ampio parco macchine potenzialmente vulnerabile.

Windows 10 ora richiede un account Microsoft per partecipare al programma di aggiornamento esteso

Con l’avvicinarsi della fine del supporto ufficiale per Windows 10, prevista per il 14 ottobre 2025, Microsoft ha introdotto una novità importante per gli utenti che intendono continuare a ricevere aggiornamenti tramite il programma Aggiornamenti di Sicurezza Estesi (ESU). Pur mantenendo la gratuità dell’adesione, per partecipare sarà ora necessario disporre di un account Microsoft. Questa modifica, comunicata attraverso un aggiornamento alla pagina ufficiale del programma ESU, prevede che il PC venga collegato all’account per gestire fino a dieci dispositivi connessi, semplificando così la gestione degli aggiornamenti su più computer. Sebbene la misura possa non essere gradita a chi preferisce un account locale, Microsoft sottolinea come questo sistema permetta di eseguire un’unica iscrizione al programma, con possibilità di pagamento tramite quota di 30 dollari, backup su OneDrive o punti Microsoft Rewards.

Gli utenti dovranno inoltre attivare manualmente l’adesione andando su Impostazioni > Windows Update e cliccando sulla notifica dedicata per estendere la ricezione degli aggiornamenti fino al 13 ottobre 2026. Questa scelta riflette la volontà di Microsoft di modernizzare il processo di gestione degli aggiornamenti in un’ottica più integrata e centralizzata, garantendo però un anno aggiuntivo di supporto per chi desidera prolungare l’utilizzo di Windows 10.

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