Microsoft continua a spingere forte sull’acceleratore dell’intelligenza artificiale. Nelle ultime ore, tre novità hanno messo in evidenza le direzioni – e le contraddizioni – della strategia del colosso di Redmond: l’aggiornamento dei requisiti minimi per i PC Copilot+ dotati di Windows 11, il lancio globale del Bing Video Creator con tecnologia Sora di OpenAI, e una grave segnalazione riguardante la sicurezza di OneDrive.
Windows 11 apre a nuovi chipset per l’IA
Silenziosamente, Microsoft ha aggiornato la pagina di supporto che elenca i requisiti minimi per i PC Copilot+, la nuova generazione di dispositivi pensata per sfruttare localmente le funzioni di intelligenza artificiale integrate nel sistema operativo. Se prima erano supportati solo i chip Snapdragon X, ora l’elenco si è allargato anche alle nuove CPU AMD Ryzen AI 300 e agli Intel Core Ultra 200V. Tutti questi chip condividono un requisito fondamentale: la presenza di una NPU in grado di eseguire oltre 40 TOPS (trilioni di operazioni al secondo).
Non cambia, invece, il vincolo minimo di 16 GB di RAM DDR5 o LPDDR5 e almeno 256 GB di archiviazione SSD o UFS. Tuttavia, Microsoft continua a spingere gli utenti verso l’acquisto di nuovo hardware per poter usufruire delle funzionalità IA, evitando aggiornamenti software che abilitino tali capacità su dispositivi esistenti. Un aspetto che potrebbe sollevare perplessità tra gli utenti già dotati di macchine performanti ma escluse dalla lista.
Bing Video Creator: la potenza di Sora a portata di tutti
Nel frattempo, Microsoft ha ufficializzato il rilascio globale (esclusa la Cina e la Russia) del nuovo Bing Video Creator, disponibile su Android e iOS. Questo strumento sfrutta il modello text-to-video Sora di OpenAI e permette, gratuitamente, di generare clip video di 5 secondi in formato verticale semplicemente inserendo una descrizione testuale.Gli utenti possono scegliere tra due modalità di generazione: Standard, gratuita per tutti, e Rapida, che consente di ricevere i video in pochi secondi grazie a 10 crediti iniziali o riscattando punti Microsoft Rewards. I video generati restano salvati nell’app per 90 giorni e sono scaricabili o condivisibili.
A breve, la funzione sarà integrata anche nella versione desktop di Bing e in Copilot Search. Nonostante qualche difetto visivo nelle clip, dovuto a limiti tecnici del modello (come movimenti non naturali o personaggi troppo stilizzati), Bing Video Creator rappresenta una delle prime vere implementazioni pubbliche del sistema Sora, offrendo uno spunto concreto di quanto sia già maturo il settore del video generativo.
OneDrive e il caso sicurezza del File Picker
Non tutto, però, fila liscio per Microsoft. Nelle stesse ore in cui si parlava di nuove frontiere dell’intelligenza artificiale, una segnalazione ha messo sotto accusa il File Picker di OneDrive, componente utilizzato per selezionare file all’interno del cloud. Secondo alcuni ricercatori, questo strumento esporrebbe gli utenti a rischi rilevanti.
Basterebbe un link condiviso malevolamente per accedere a file privati, mettendo in pericolo milioni di account.Microsoft non ha ancora rilasciato una patch correttiva definitiva, ma si prevede che un intervento sia già in fase di test nei canali Insider. L’episodio riaccende il dibattito sull’affidabilità degli strumenti cloud e sulla necessità di bilanciare innovazione e sicurezza.