macOS Sierra è arrivato sui Mac: eccone le principali novità

Apple, facendo seguito al rilascio di iOS 10 sui suoi device mobili, ha avviato il roll-out anche del nuovo sistema operativo dedicato ai Mac commercializzati dal 2009 in poi: ecco le principali novità del nuovo macOS Sierra.

macOS Sierra è arrivato sui Mac: eccone le principali novità

Qualche giorno fa, Apple aveva appena rilasciato iOS 10 (e relative correzioni) per i suoi dispositivi mobili e, per completare il roll-out di aggiornamenti, nelle ultime ore, è arrivato anche macOS Sierra, il sistema operativo per tutti i Mac commercializzati dal 2009 in poi.

Vediamone le principali novità.

La più attesa novità è probabilmente relativa a Siri, l’assistente vocale-virtuale che, nato sugli iPhone, è finalmente sbarcato anche sui computer della mela morsicata. Tra le sue funzionalità, diverse capacità operative sia in locale che online. Localmente, Siri è capace di cercare i documenti, trovare una foto nella Libreria, modificare le impostazioni del Mac, mentre – online – invia le mail ed esegue ricerche (in tandem con Safari). Tra l’altro, i risultati delle ricerche possono essere salvati nella scheda Oggi, per essere leggi in un secondo momento (alla maniera di Pocket), o essere rilasciati direttamente nei documenti ai quali si sta lavorando. 

Anche le Foto sono attenzionate con particolari novità visto che ricevono in dote i “Ricordi”. In pratica, si tratta di una funzione che, attraverso il riconoscimento avanzato di volti, contesti, oggetti, date e coordinate di scatto, consente di creare degli album dedicati e finalizzati a riscoprire momenti importanti come un particolare viaggio o una festa di compleanno. Naturalmente gli scatti verranno resi più vividi, tramite la feature “Brillantezza”, rimuovendo la luminosità in eccesso e, anzi, illuminando le zone più scure o sottoesposte. 

Anche la comunicazione è importante ed infatti Apple non ha dimenticato la sua app Messaggi, sempre più un vero e proprio messenger per computer. L’app in questione è più immediata, visto che – senza uscire dal suo ambiente – consente di visualizzare l’anteprima dei link e far scorrere i video ricevuti, ed è anche più pratica, perché permette di rispondere, direttamente dal fumetto della notifica, con delle emoji più grandi o con dei Tapback (pollice su, pollice verso, cuore, ah-ah) che, in effetti, ricordano un po’ le Reactions facebookiane. 

Molto importante è anche l’integrazione dei suoi dispositivi. Documenti e la Scrivania sono stati integrati in iCloud e questo abilita gli utenti degli iPhone e degli iPad ad accedervi anche in mobilità. Sempre in relazione al prosieguo del lavoro indipendentemente dal terminale utilizzato, va considerato il tool “appunti condivisi”, che permette di copiare il contenuto visualizzato in un app del Mac e di incollarlo su un’altra app ospitata dal proprio iPhone (o viceversa). In più, è anche possibile iniziare il lavoro su un’app, nella propria postazione fissa, e proseguirlo – nella medesima app – sul proprio device mobile. 

Dulcis in fundo, la sicurezza. Apple permetterà di sbloccare il Mac semplicemente avvicinando l’Apple Watch che si porta al polso e, col medesimo wereable, o con il Touch ID di un iPhone, sarà anche possibile autorizzare gli acquisti online eseguiti tramite il protocollo Apple Pay su circa 300 mila siti aderenti. Tranquilli: la comunicazione dei dati sensibili avverrà, in forma criptata, solo tra il vostro device ed i server di Cupertino e nessuna informazione relativa alla carta di credito verrà resa nota all’esercente di turno.

Premettendo che, prima di eseguire un qualsiasi aggiornamento di sistema, è sempre bene eseguire il backup dei dati ospitati in locale, per avvalersi delle novità di macOS Sierra, sarà sufficiente recarsi nell’AppStore e procedere, gratuitamente, all’installazione (diretta nel caso di OS X Lion 10.7.5 o seguente) del nuovo sistema operativo Apple

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