Sembra proprio che in questo momento non si faccia altro che pensare allo streaming musicale. Evidentemente si tratta di un buon affare se big come Cupertino hanno deciso di entrare in questo business, con il lancio del servizio Apple Music. In questo panorama, già abbastanza discusso, entra un nuovo concorrente a contendersi quella fetta di utenti che fruiscono dello streaming musicale: si tratta di Line, uno dei client di messaggistica istantanea più diffusi dopo WhatsApp.
Spotify deve cominciare a pensare di non essere più da solo e dovrà quindi destreggiarsi in un mercato sempre più difficile da gestire, vuoi per le numerose battaglie che la interessano su diversi fronti (ad esempio quella che sta combattendo contro Apple oppure quella contro gli artisti che hanno creato Tidal), vuoi perché il settore si fa sempre più competitivo.
Pandora, Rdio, Deezer, Rhapsody, Google Play Music, Apple Music e Tidal: sono fra i servizi più famosi al momento nel settore dello streaming musicale, a cui dovremo ora aggiungere anche Line che, da sola alternativa a WhatsApp per la messaggistica, ha deciso di fare un salto di qualità e diventare un vero aggregatore di servizi, rivolgendosi al Giappone ed al mercato orientale.
Line conterà sul suo parco di 200 milioni di clienti registrati e proverà a cavalcare l’onda di questo fenomeno offrendo l’accesso illimitato ad un catalogo di 1.5 milioni di brani con un abbonamento di soli 8 dollari al mese.
Si tratta di un’operazione meditata e calibrata: infatti, a dicembre Line aveva acquisito dalla casa di Redmond l’app MixRadio e stretto diversi accordi con le major discografiche fra cui anche con la Sony Music Entertainment e Avex Digital.
Oltre alla funzione di prenotazione taxi e pagamenti mobili, ed ovviamente la chat, Line aggiunge ai suoi servizi anche lo streaming musicale, per rivoluzionare il segmento prima in Giappone e poi nel resto del mondo.