Mentre tutto il mondo è ancora in attesa del debutto del servizio di musica in streaming della Apple, le star della musica internazionale lanciano Tidal, un servizio di musica in streaming simile a Spotify, acquistato dal rapper Jay Z all’inizio del 2015 e che ora annovera tra i proprietari un vero e proprio esercito di star del calibro di Madonna, Beyoncé, Kanye West, Daft Punk, Alicia Keys, Jack White e Nicki Minaj.
L’annuncio per il rilancio di Tidal con una nuova formula di abbonamento da 9,99 dollari al mese per poter ascoltare liberamente 25 milioni di brani musicali, è stato fatto durante una conferenza stampa tenutasi a New York. L’obiettivo è quello di «ridare» valore alla musica, offrendo royalty maggiori agli artisti che decidono di farne parte.
Il rapper Jay Z, il magnate di Roc Nation, durante un’intervista ai microfoni di Billboard ha dichiarato: “Non ci piace la direzione che la musica sta prendendo e abbiamo pensato che potevamo entrare in campo per dare una scossa nel segno dell’onestà. Gli artisti faranno più soldi? Certo, assolutamente. La linea di fondo è: meno profitti per tutto quello che ruota intorno e più soldi per gli artisti. Fantastico“.
Uno dei nuovi servizi offerti da Tidal sarà quello della cosiddetta “opzione alta fedeltà” che, per 19,99 dollari mensili, garantirebbe una qualità del suono nettamente migliore anche rispetto a tutti gli altri competitors, visto che Tidal ha in programma di utilizzare i file Flac (Free Lossless Audio Codec), che sono sempre file compressi ma che, rispetto ai classici Mp3, non sono carenti dal punto di vista della qualità del suono.
Tra i sostenitori di Jay Z anche la cantate Alicia Keys, secondo la quale “Tidal cambierà la storia della musica. Il nostro intento è quello di preservare l’importanza della musica, perché è l’unica vera lingua universale”.
L’evento di presentazione della piattaforma musicale che si è tenuto allo Skylight at Moynihan Station di Manhattan è stato preceduto da una intensa campagna pubblicitaria sui tutti i più famosi social nerwork, primi tra tutti Facebook e Twitter, dove le star in questione hanno diffuso l’hashtag #Tidalforall divenuto virale in pochissimo tempo.
Insomma tutti con Jay Z per il rilancio di Tidal, visto che molti musicisti si lamentano di non essere adeguatamente ricompensati per i diritti della musica digitale. Anche se, secondo alcuni, chi trarrebbe il massimo beneficio da questo nuovo servizio non è il consumatore ma gli stessi artisti. È quello che ha sostenuto il venture capitalist David Pakman ai microfoni del New York Times: “Penso che Jay Z stia per scoprire i limiti della sua celebrità. Sono sicuro che attirerà contenuti esclusivi sul servizio, ma che raggiungerà un pubblico limitato”.