Instagram: si fa strada il programma di verifica dell’età

Nelle scorse ore, il social ha ammesso l'estensione del programma di verifica dell'età ad altri due (popolosi) mercati, con qualche piccola variazione rispetto all'esordio negli USA.

Instagram: si fa strada il programma di verifica dell’età

Instagram è stata spesso accusata di non far abbastanza per proteggere i propri utenti dalla visione di contenuti sensibili, e per aver permesso “a bambini di età inferiore ai 13 anni di utilizzare la piattaforma” (benché il progetto di un IG per giovanissimi sia sospeso da tempo): anche per tranquillizzare i sostenitori di una maggior sicurezza in-platform, il noto photo sharing ha comunicato la prosecuzione del test riguardante il suo programma di verifica dell’età.

Il programma in questione, sino a poco fa in test solo negli USA, sarà portato anche in Brasile e India, mercati dove, secondo i dati condivisi da SensorTower, Instagram ha circa 400 milioni di utilizzatori: coloro che potranno avvalersene, saranno chiamati a dimostrare che abbiano almeno 18 anni per continuare a usare la piattaforma.

La verifica dell’età viene portata avanti richiedendo all’utente di fornire un documento di identità valido, a scelta tra la patente, la carta d’identità, il certificato di matrimonio, quello di nascita, l’assicurazione personale o del veicolo, un documento relativo alla modifica del nome, il visto (o la carta verde), lo stato di famiglia, la scheda elettorale, il codice fiscale, il permesso di soggiorno, il passaporto, e una tessera che attesti la maggiore età. 

Siccome si potrebbe essere in possesso di un ID, o documento di riconoscimento, ma non di quelli accettati da Instagram (help.instagram.com/271237319690904), è stato predisposto pure che si possa validare l’età con un video selfie che, caricato, sarà analizzato dall’AI dell’azienda inglese Yoti e, poi, a procedura ultimata, cancellato in ottica privacy.

Menlo Park, nel confermare l’arrivo del programma in questione anche in Europa e nel Regno Unito entro fine anno, ha precisato che non ne farà più parte l’opzione nota come Social Vouching, che permetteva di chiedere ad alcuni follower comuni di età pari o superiore ai 18 anni, di garantire per la propria maggiore età, forse a causa di alcune violazioni per le quali si deve aver chiesto ai propri follower di mentire per sé sulla propria maggiore età. 

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