Instagram: sì ai video orizzontali a schermo intero ed all’adesivo per le europee. Grave problema di privacy

Anche Instagram (come spesso "mamma" Facebook) è rimasta (nuovamente) coinvolta in un problema di privacy mal gestita: la nota piattaforma, intanto, preparatasi per le consultazioni europee con tanto di adesivo ad hoc, si apre ai video orizzontali.

Instagram: sì ai video orizzontali a schermo intero ed all’adesivo per le europee. Grave problema di privacy

Instagram, pronta per le imminenti consultazioni europee con tanto di apposito adesivo, ha comunicato l’intenzione di aprirsi ai video orizzontali ma, prima di tutto, dovrà concentrarsi su un nuovo scandalo sulla privacy, emerso appena poche ore fa. 

Instagram ha sempre puntato molto sui video verticali, tanto da dedicarvi un’applicazione ad hoc, IGTV, mutuata sulla base dell’omonima sezione in-app, di recente sprintata con una pratica scorciatoia nella sezione Esplora: secondo quanto dichiarato dalla piattaforma stessa con un post nella sua press room online, facendo seguito ai rumors inerenti la sperimentazione di un feed univoco a scorrimento verticale, proprio la sezione IGTV è destinataria di un cambiamento ritenuto epocale proprio come quando Instagram si aprì alle foto non squadrate. 

Nello specifico, Menlo Park fa sapere che, avendo ascoltato quanto chiesto dai propri utenti a suon di feedback e sondaggi, introdurrà la possibilità di fruire anche dei video in orizzontale, a schermo interno (senza bande nere), decisamente adatti quando si tratta di fare una panoramica del paesaggio, o di riprendere un’azione, o un’attività sportiva. Ciò eviterà che i creators debbano editare quanto girato scontornandolo per trarne delle clip verticali. 

La seconda novità relativa a Instagram riguarda le elezioni europee che, il 26 Maggio, si terranno nella quasi totalità dei paesi dell’Unione. In questo caso, Menlo Park – per sensibilizzare sull’importanza del voto continentale – ha predisposto, nella sezione delle Storie adibita all’applicazione degli stickers, un adesivo circolare con le stelle della UE, personalizzabile dopo una pressione dello stesso (con una versione in cui una mano deposita il voto nell’urna e un’altra con l’indicazione di VOTATO) che, una volta apposta su un’immagine o video, si accompagna a un link informativo (in varie lingue) contenente informazioni sulle modalità di voto e molto altro. Ovviamente, si tratta di un adesivo temporaneo destinato a essere disattivato a consultazioni terminate.

Infine, un grave caso di mala gestione della privacy che, questa volta, a Menlo Park, coinvolte Instagram. Un ricercatore di sicurezza, David Stier, ha scoperto che, curiosamente, il codice del sito di Instagram conteneva diverse informazioni di contatto (tra cui numero di telefono e mail) riconducibili a un migliaio di utenti, alcuni dei quali brand o minori. Il problema, alquanto grave perché un hacker – mediante un apposito crawler – avrebbe potuto dragare quei dati per costituirsi un database personale (simile a quello di Chtrbox conservato in chiaro con i dati di milioni di account), è stato commentato prontamente da una portavoce della piattaforma, secondo la quale i dati scovati da Stier non sarebbero privati, ma si sostanzierebbero in informazioni fornite dallo stesso utente nel momento in cui converte il proprio profilo in aziendale: in ogni caso, non è ben noto perché queste info sensibili fossero integrate tra le righe di codice del sito di Instagram. 

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