Il social network TikTok, conosciuto in Cina con il nome Douyin, è una delle applicazioni più scaricate al mondo, ed inizialmente era conosciuto come “Musical.ly”. Attraverso l’applicazione, gli utenti possono creare brevi clip musicali di durata tra i 15 ed i 60 secondi, ove si può modificare anche la velocità di riproduzione, aggiungere filtri, ecc.
Nel giro di pochi anni TikTok ha conquistato una grande fetta di utenti. Come si può leggere nella Top 100 BrandZ di Wpp e Kantar, risulta la new entry in posizione più alta nella classifica globale grazie alla sua settantanovesima posizione con un valore del brand di 16,9 miliardi di dollari.
L’accusa del gruppo Anonymous
Il gruppo Anonymous, conosciuto come forma di attivismo e un fenomeno di Internet, negli anni è stata protagonista di numerose battaglie. L’ultima, in cui sono protagonisti Anonymous Italia e LulzSec_ITA, ha previsto il recupero di caselle di posta e indirizzi IP di persone partecipanti a numerosi canali Telegram in cui viene diffusa la pedopor*ografia e il revenge porn.
In questi giorni invece, Anonymous, condividendo un tweet di Dan Okopnyi ove vengono spiegate alcune funzioni sospette interne a TikTok, ha voluto invitare i suoi seguaci a cancellare immediatamente il social cinese: “Eliminatelo ora; se conosci qualcuno che lo sta usando, spiega loro che si tratta essenzialmente di un malware gestito dal governo cinese che sta eseguendo una massiccia operazione di spionaggio”.
Ma non è la prima volta che TikTok entra nell’occhio del ciclone. Negli ultimi giorni l’India ha deciso di cancellare ben 59 applicazioni cinesi, tra cui proprio il social network. Questo divieto è stato posto per motivi di sicurezza nazionale dopo un violento scontro militare con la Cina al confine conteso sulle montagne dell’Himalaya. L’azienda ha immediatamente smentito di aver venduto dati degli utenti indiani al governo cinese, ma per il momento l’India mantiene la sua posizione in merito.