Dopo i proclami degli scorsi mesi, Huawei ha recentemente tenuto una conferenza in Cina, rivelando il suo ambizioso sistema operativo HarmonyOS NEXT, progettato per operare in modo completamente indipendente da Android.
Questa evoluzione rappresenta un passo significativo per Huawei, che aspira a superare le limitazioni imposte dalla dipendenza da Android e ad affermarsi come leader indipendente nel settore dei sistemi operativi. L’azienda ha annunciato che i dispositivi compatibili con la nuova versione includono il Mate 60, Mate 60 Pro e Mate X5, segnando un nuovo inizio per gli utenti Huawei. La decisione di Huawei di abbandonare completamente le librerie Android e sostituire i file APK con il formato HAP sottolinea il desiderio dell’azienda di creare un ecosistema distinto e “nativo”.
Durante la presentazione, sono stati evidenziati tre aspetti fondamentali di HarmonyOS NEXT: “Spatial“, “Vivid colour” e “Immersive“. Questi aspetti mirano a offrire un’esperienza utente coinvolgente e distintiva, sottolineando l’attenzione di Huawei ai dettagli e alla qualità. Una delle caratteristiche più rilevanti di HarmonyOS NEXT è il suo rifiuto di utilizzare librerie Android, puntando a un approccio completamente diverso rispetto alla versione attuale che ancora si avvale delle librerie AOSP per garantire la compatibilità con le app Android.
La nuova versione è progettata per non eseguire app Android, eliminando la necessità di APK e spingendo per l’adozione di app nativamente sviluppate per HarmonyOS NEXT. HarmonyOS NEXT è stato descritto come “Harmony purosangue” e sfrutta il kernel Harmony, affermando di offrire un’adattabilità eccezionale a una vasta gamma di dispositivi e scenari. Durante la conferenza, Yu Chengdong, dirigente di Huawei, ha enfatizzato la superiorità del kernel HarmonyOS rispetto ai kernel tradizionali, incluso Linux. Chengdong ha dichiarato che HarmonyOS è un sistema operativo completo, comprendente componenti sviluppati autonomamente da Huawei, dal linguaggio di programmazione al compilatore.
L’aspetto più sorprendente è la struttura di HarmonyOS NEXT, che include un modello AI integrato chiamato Pangu. Questo modello collabora con il framework MindSpore, mostrando l’impegno di Huawei verso l’integrazione di tecnologie avanzate nei suoi sistemi operativi. La presenza di un ambiente di sviluppo, un compilatore (Ark Compiler) e linguaggi di programmazione (ArkTS/Cangjie) completa la struttura, dimostrando un approccio olistico alla progettazione di sistemi operativi.
Attualmente, oltre 200 app sono in fase di sviluppo per HarmonyOS NEXT, con più di 60 team dedicati a sviluppare giochi, promettendo oltre 70 nuovi titoli in arrivo. Le stime indicano che entro la fine del 2024 saranno disponibili più di 5.000 app per HarmonyOS NEXT, rafforzando ulteriormente l’ecosistema indipendente di Huawei. La versione beta chiusa di HarmonyOS NEXT è già accessibile per i possessori di Mate 60, Mate 60 Pro e Mate X5, mentre il rilascio ufficiale è previsto per il terzo trimestre del 2024.
È importante notare che, nonostante l’indipendenza totale da Android per HarmonyOS NEXT, la versione internazionale del sistema operativo manterrà il supporto alle app Android standard. Ciò indica che Huawei cerca di garantire una transizione senza soluzione di continuità per i propri utenti internazionali, mantenendo al contempo la sua presenza globale nel mercato degli smartphone. In sintesi, HarmonyOS NEXT rappresenta un passo audace e ambizioso per Huawei nel suo percorso verso l’indipendenza da Android. Con una struttura tecnologicamente avanzata, un focus sull’esperienza utente e un vasto ecosistema di app in sviluppo, Huawei sta cercando di ridefinire il panorama dei sistemi operativi mobili. Il futuro di HarmonyOS appare promettente, con la possibilità di emergere come una valida alternativa non solo in Cina, ma anche a livello globale.