Nel corso delle fasi iniziali, al Google I/O 2021 si è parlato molto anche di piattaforme professionali, con diverse novità previste per Google Workspace, ex GSuite che, tra le altre cose, accoglierà un hub dinamico e interattivo noto come Smart Canvas.
Secondo quando esplicato, Smart Canvas, che coinvolgerà Presentazioni, Fogli e Documenti, permetterà di applicare delle smart chips, ovvero di inserire delle menzioni via @, in modo da poter includere (prima nei Documenti e poi anche nei Fogli) le persone, i file, o le riunioni giudicate come più pertinenti per i progetti trattati. Grazie all’integrazione con Google Tasks, in Documenti arriveranno anche le checklist, in base a cui si potranno redigere delle to-do-list, assegnando precise mansioni a determinate persone, e nuovi modelli di tabelle, che permetteranno sia di seguire l’avanzamento lungo le milestone di un progetto che di raccogliere i feedback del team.
Un nuovo formato di Documenti, senza interruzione di pagina, ovvero pageless, permetterà di visualizzare agevolmente immagini troppo grandi o tabelle troppo larghe, per poi tornare a formato classico qualora fosse necessario ricavarne un PDF o procederne alla stampa.
Arriverà anche un particolare modello di documento, destinato a recepire le note relative a un meeting, accluse di default nell’invito a una riunione posto nel Calendar. Ancora a beneficio dei documenti, nuove funzioni permetteranno d’individuare facilmente espressioni offensive, o suggeriranno come rendere più d’impatto il proprio discorso: nei Fogli invece, l’intelligenza artificiale permetterà a tutti di trarre i migliori insights dai dati suggerendo le formule più idonee.
Google Meet guadagnerà una “Companion mode” in cui un ogni collega avrà un suo riquadro, indipendentemente dal fatto che si colleghi dall’ufficio o da casa, con l’apprendimento automatico che curerà la qualità della comunicazione ingrandendo e centrando i partecipanti, rimuovendo i rumori di fondo, abilitando (grazie al miglioramento nella comprensione del linguaggio umano ottenuto grazie al progetto LaMDA-Language Model for Dialogue Applications) i sottotitoli in tempo reale, anche con la traduzione che, inizialmente, avverrà dall’inglese in quattro idiomi, tra cui Spagnolo, Tedesco, Francese e Portoghese.