Google continua a migliorare l’esperienza utente della sua app su Android, introducendo una nuova scheda denominata “Activity”. Questo aggiornamento, attualmente disponibile nella versione beta (16.10), sostituisce il vecchio tab “Saved” e introduce un’interfaccia più intuitiva per la gestione della cronologia delle ricerche, dei segnalibri e delle raccolte salvate.
La novità mira a rendere più semplice e veloce l’accesso alle informazioni consultate in passato. La scheda “Activity” è stata riposizionata nell’angolo inferiore destro dell’app, mentre la sezione “Notifiche” è stata spostata più in alto. L’aggiornamento si concentra su tre principali sezioni.
Cronologia – Qui vengono mostrati gli ultimi quattro elementi ricercati e i siti visitati. Ogni voce è presentata in una card che riporta giorno, data, ora e dominio del sito, accompagnata da una favicon ben visibile. Un menu contestuale permette di salvare, condividere o eliminare le ricerche. Inoltre, cliccando sul conteggio degli elementi, si può accedere alla lista completa della cronologia.
Elementi salvati – Questa sezione sostituisce la precedente “Tutti gli elementi salvati”, ma con un’interfaccia più moderna e funzionale. Gli utenti possono visualizzare i contenuti in un formato a carosello, il che rende più immediata la consultazione di elenchi come i luoghi salvati su Google Maps, film e serie TV, immagini e pagine web.
Raccolte – In quest’area è possibile sfogliare tutte le raccolte create dall’utente, offrendo un metodo più ordinato e accessibile per gestire i contenuti archiviati nel tempo.
Uno dei principali vantaggi della nuova scheda “Activity” è la maggiore rapidità con cui gli utenti possono accedere alla cronologia delle ricerche. In precedenza, per rivedere le ricerche effettuate, si doveva cliccare sulla barra di ricerca o accedere alla pagina “La mia attività” nel menu dell’account in alto a destra. Ora, con questa interfaccia semplificata, tutto è immediatamente disponibile in pochi tap. Al momento, il tab “Activity” è disponibile solo per alcuni utenti che utilizzano la versione beta dell’app Google su Android.
Tuttavia, dato che questa funzione è già presente da tempo nella versione iOS, è probabile che Google la estenda presto a tutti gli utenti Android, portando la sua app a un livello di uniformità tra i due sistemi operativi.