Google: novità per Gemini e per il browser Chrome

Google ha annunciato tre importanti aggiornamenti per migliorare l'esperienza degli utenti online: l'integrazione dell'intelligenza artificiale nell'app Gemini, l'estensione del supporto a dispositivi Android più vecchi e il rinvio del divieto sui cookie di terze parti su Chrome al 2025. Inoltre, Google potrebbe presto rendere accessibile a tutti l'intelligenza artificiale generativa di Google Maps attraverso una funzione sperimentale chiamata Labs.

Google: novità per Gemini e per il browser Chrome

Google continua a dimostrare il suo impegno nell’innovazione tecnologica con tre importanti aggiornamenti che promettono di migliorare significativamente l’esperienza degli utenti online. La prima novità riguarda l’introduzione dell’intelligenza artificiale nell’app Gemini, progettata per offrire un’esperienza di navigazione più fluida e integrata. Questo aggiornamento presenta una serie di funzionalità innovative, tra cui un’interfaccia migliorata, nuovi metodi di interazione e un supporto esteso per i file, rendendo Gemini un’ancora più potente e versatile assistente virtuale per gli utenti di tutto il mondo. La seconda novità riguarda l’estensione del supporto dell’app Gemini a dispositivi con Android 10 o versioni successive, ampliando così l’accessibilità delle sue funzioni avanzate di assistenza virtuale a un numero maggiore di utenti. Insieme, questi due aggiornamenti evidenziano l’impegno di Google nel portare l’IA e le sue innovative tecnologie a un pubblico sempre più vasto, offrendo soluzioni intelligenti e all’avanguardia per migliorare la vita digitale quotidiana. Dulcis in fundo il connubio tra Google Maps e l’intelligenza artificiale, e una decisione che coinvolge il modo in cui Chrome gestisce i cookie di terze parti.  

Partiamo dalla prima novità. Google sta portando l’intelligenza artificiale (IA) a un livello superiore con il significativo aggiornamento dell’app Gemini, progettato per rivoluzionare l’esperienza di navigazione su Internet. Questo aggiornamento presenta una serie di nuove funzionalità che integrano l’IA in modo più fluido e versatile, offrendo agli utenti una gamma di opzioni interattive mentre navigano sul web.Una delle caratteristiche più innovative di questo aggiornamento è l’introduzione di un overlay di casella di testo, trasformando la casella di input in una finestra fluttuante persistente sullo schermo dello smartphone. Questo consente agli utenti di interagire con Gemini anche mentre utilizzano altre app, come il browser web o la posta elettronica, migliorando la praticità e l’accessibilità dell’app.

L’interazione con Gemini è stata resa ancora più versatile con il supporto per vari metodi di input, tra cui la digitazione, i comandi vocali e il caricamento di immagini direttamente nella casella di testo fluttuante. Inoltre, le risposte dell’IA possono ora includere link di origine, immagini e video di YouTube, arricchendo l’esperienza dell’utente con contenuti pertinenti e utili.

Un’altra aggiunta significativa è l’estensione del supporto per i file, consentendo agli utenti di caricare e analizzare il contenuto di file PDF oltre alle immagini. Questo amplia notevolmente le capacità di Gemini e potrebbe essere particolarmente utile per gli utenti di Google Workspace o Gemini Advanced. In termini di usabilità, sono stati apportati miglioramenti significativi, tra cui uno strumento “Select Text” che consente agli utenti di selezionare specifiche righe o paragrafi di testo, migliorando la precisione e la flessibilità nell’interazione con l’app. Infine, l’introduzione di risposte in tempo reale rende l’esperienza con Gemini ancora più dinamica, consentendo agli utenti di seguire l’elaborazione dell’IA linea per linea mentre le risposte vengono formulate. 

E ora la seconda novità. La recente estensione del supporto dell’app Gemini di Google a dispositivi che eseguono Android 10 o versioni successive rappresenta un importante passo avanti nell’accessibilità delle sue funzioni avanzate di assistenza virtuale. Prima di questo aggiornamento, l’app era disponibile solo per dispositivi con Android 12 o versioni successive, limitando così il suo utilizzo a una fascia più ristretta di utenti. Tuttavia, grazie ai recenti aggiornamenti, è stato abbassato il requisito minimo a Android 10, aprendo così le porte a un pubblico più ampio. Questa modifica è stata riscontrata per la prima volta nella versione dell’app pubblicata su APKMirror, che ora specifica “Android 10+” come requisito minimo. La conferma di questa modifica è stata anche osservata nella lista dell’app Gemini sul Google Play Store. Questo cambiamento è una notizia positiva per i possessori di telefoni Android più vecchi, poiché offre loro l’opportunità di sfruttare le funzioni avanzate di intelligenza artificiale offerte da Gemini senza dover necessariamente sostituire i propri dispositivi. In definitiva, questa estensione del supporto amplia l’accessibilità e l’utilità dell’app Gemini, consentendo a un numero maggiore di utenti di beneficiare delle sue potenti funzionalità di assistenza virtuale.

Intanto, come terza novità, Google ha annunciato di posticipare il divieto sui cookie di terze parti nel browser Chrome al 2025, citando la necessità di ulteriori test e revisioni regolatorie. Questo terzo rinvio segna un cambiamento nel percorso previsto per l’implementazione della policy, originariamente programmata per il 2022 come parte dell’iniziativa Privacy Sandbox di Google. Dopo due precedenti ritardi, il termine è stato spostato nuovamente a inizio 2025 per consentire una maggiore conciliazione dei feedback divergenti da parte dell’industria, dei regolatori e degli sviluppatori. La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha richiesto ulteriore tempo per esaminare i risultati dei test di settore. Nel frattempo, Google ha iniziato a testare una nuova funzione chiamata “Tracking Protection” in Chrome, che impedisce ai siti web di accedere ai cookie di terze parti. Questo ritardo evidenzia le sfide tecniche e regolatorie associate alla gestione della privacy online, indicando che la transizione verso un ecosistema online più privato sarà graduale e complessa.

Infine, come quarta novità, l‘intelligenza artificiale generativa di Google Maps, testata qualche tempo fa solo da alcuni membri selezionati negli Stati Uniti, potrebbe presto essere accessibile a tutti tramite Labs. Attraverso questa funzionalità, gli utenti potrebbero scoprire nuovi luoghi, ristoranti e attività nelle vicinanze in modo più avanzato e intuitivo. Le stringhe di codice trovate nell’ultima versione beta suggeriscono che l’azienda stia per rendere disponibile questa novità sperimentale per una più ampia gamma di utenti, consentendo loro di sfruttare l’intelligenza artificiale per una ricerca più efficace e personalizzata. Se confermata, questa funzione rappresenterebbe un notevole miglioramento delle interazioni offerte da Google Maps fino a oggi, arricchendo l’esperienza degli utenti con risultati più dettagliati e pertinenti alle loro esigenze di ricerca. Resta da vedere quando esattamente questa novità sarà lanciata ufficialmente, ma sicuramente suscita grande interesse tra gli appassionati di tecnologia e gli utenti abituali di Google Maps.

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