Aggiornamento dopo aggiornamento, Google Maps si dimostra sempre più utile per i propri utenti, che non a caso lo premiano con una base di utilizzatori sempre più ampia. Nelle scorse ore, dopo i vari aggiornamenti (es. il time travel per vedere come si sono evoluti i luoghi nel corso del tempo) per festeggiare i 15 anni di attività della funzione Street View, sono state comunicate due nuove migliorie, che offrono ulteriori opportunità per muoversi al meglio in un contesto, quello estivo, in cui si tende a passare all’aperto molto più tempo.
Sul blog ufficiale, Google ha annunciato il varo, negli USA e in India, sia su Android che su iOS, di una novità che permetterà di pianificare al meglio i propri viaggi conoscendo la qualità dell’aria all’aperto, espressa con un particolare indice noto come AQI (air quality index). Per avvalersi di questa novità, basta aprire Google Maps e portarsi sull’icona dei tipi delle mappe, in alto a destra, posta sopra l’icona della bussola: a quel punto, accanto al livello degli incendi, a destra, si troverà il livello, layer, che sovrappone alle mappe le informazioni sulla qualità dell’aria.
Queste ultime sono espresse da bolle con l’indicazione numerica della qualità dell’aria e un simbolo a colori della stessa: toccando una di queste bolle, in basso si aprirà una scheda più dettagliata, con una descrizione di facile comprensione, un link per saperne di più e una guida per le attività all’aperto. Secondo quanto viene reso noto, tali informazioni sono fornite sia da organi governativi (Agenzia per la protezione ambientale) che da PurpleAir, una rete di centraline a basso costo per il monitoraggio della qualità dell’aria: onde assicurarne la fruizione al maggior numero possibile di utenti, tali informazioni saranno consultabili anche su display e altoparlanti Nest.
La seconda novità annunciata sul proprio blog istituzionale da Google in merito al servizio di navigazione Google Maps riguarda un livello già esistente, quello degli incendi che, ora, sempre negli USA, inizierà a fornire informazioni anche sulla presenza di fumo: le informazioni, in questo caso, saranno fornire sempre da fonti attendibili ovvero, nel caso degli States, dalla NOAA, ovvero dalla National Oceanic and Atmospheric Administration.
Al momento non sono noti i piani precisi di distribuzione di queste novità sul Vecchio Continente ma è certo che, in quel caso, il tutto avverrà attingendo ai database delle varie autorità nazionali competenti per settore.