Con l’introduzione di Android 16 e della versione 137 di Google Chrome, il colosso di Mountain View ha deciso di fare un importante passo avanti in tema di sicurezza. In particolare, è ora disponibile per gli utenti Android una nuova serie di funzionalità avanzate pensate per proteggere chi ha esigenze specifiche in termini di privacy e integrità dei dati.
La novità più significativa riguarda l’integrazione del programma di Protezione avanzata direttamente all’interno del browser, rendendo così possibile una navigazione più sicura e personalizzata anche da dispositivi mobili. Questa iniziativa nasce dalla volontà di offrire strumenti di difesa più robusti a categorie di utenti particolarmente esposti, come giornalisti, attivisti, funzionari pubblici e chiunque desideri un livello superiore di protezione durante la navigazione.
Tre sono i pilastri su cui si fonda questo nuovo schema di sicurezza potenziata: connessioni sempre sicure (modalità HTTPS-First), isolamento completo dei siti (Full Site Isolation) e una gestione ottimizzata del motore Javascript.
Il primo livello di difesa, l’HTTPS-First Mode, spinge Chrome a preferire in modo sistematico connessioni sicure e criptate. Questa opzione, attivabile nelle impostazioni del browser accedendo alla sezione “Privacy e sicurezza” e poi “Sicurezza”, consente di bloccare o ricevere avvisi prima di visitare siti che non adottano il protocollo HTTPS.
È possibile estendere questa protezione anche ai siti privati, come le intranet aziendali, offrendo così un approccio più granulare e adattabile alle diverse esigenze. Il secondo elemento, l’Isolamento completo del sito, è pensato per evitare che contenuti pericolosi o compromessi possano accedere ai dati di altre pagine aperte nello stesso browser. Questa funzione, attiva di default su tutti i siti nei dispositivi con almeno 4 GB di RAM, replica l’approccio già adottato nella versione desktop di Chrome, isolando ogni sito in un processo separato. Il risultato è una barriera efficace contro tecniche di intrusione come il cross-site scripting o l’accesso non autorizzato ai dati delle sessioni. Il terzo aspetto riguarda l’ottimizzazione della gestione di Javascript, uno degli elementi più delicati per la sicurezza del browser.
Gli utenti possono ora decidere se preferire una navigazione più sicura, con un Javascript meno performante ma più protetto, oppure mantenere le massime prestazioni accettando un rischio leggermente superiore. Questa scelta si basa sul motore V8 di Chrome e consente anche di inserire eccezioni sito per sito, permettendo una flessibilità di gestione che si adatta tanto agli utenti privati quanto alle policy aziendali. Oltre a queste novità già disponibili per chi aggiorna a Chrome 137 su Android 16, Google ha confermato che presto arriveranno ulteriori miglioramenti, tra cui una sandbox dedicata al motore V8, per rafforzare ulteriormente il profilo di sicurezza del browser. Gli utenti che desiderano provare da subito le nuove funzionalità possono scaricare l’ultima versione di Chrome direttamente dal Google Play Store. Si tratta di un aggiornamento che, pur passando inosservato per molti, segna un passo importante nel modo in cui Google intende proteggere la navigazione mobile, sempre più centrale nell’uso quotidiano della rete.