Google cambia rotta: addio a Pixel Pass e immagini estreme sfocate per tutti

Google ha annunciato la chiusura di Pixel Pass, l’abbonamento che offriva uno smartphone Pixel e i servizi premium di Google, e l’oscuramento delle immagini esplicite o violente nella ricerca.

Google cambia rotta: addio a Pixel Pass e immagini estreme sfocate per tutti

Google ha annunciato due importanti novità riguardanti i suoi servizi: la chiusura di Pixel Pass, l’abbonamento che offriva uno smartphone Pixel e l’accesso ai servizi premium di Google, e l’oscuramento delle immagini esplicite o violente nella ricerca. Pixel Pass era stato lanciato meno di due anni fa, in occasione della presentazione dei Pixel 6 e Pixel 6 Pro, come un’offerta esclusiva per il mercato statunitense.

L’idea era di permettere agli utenti di acquistare a rate il proprio telefono Pixel preferito, con tanto di garanzia premium annessa, e di attivare contemporaneamente tutti i servizi premium offerti da Google, tra cui Google One, YouTube Premium, Play Pass e opzionalmente Fi. Il costo partiva da 45 dollari al mese per 24 mesi, al termine dei quali lo smartphone diventava di proprietà dell’abbonato. Tuttavia, Google ha deciso di ritirare l’offerta senza preavviso, probabilmente a causa del mancato successo.

Da ora in poi, non sono più accettati nuovi abbonamenti, mentre quelli già attivi rimarranno validi per il periodo già acquistato. Inoltre, Google ha regalato 100 dollari di credito da spendere sul Google Store a tutti gli abbonati a Pixel Pass, come ringraziamento e commiato.

L’altra novità riguarda la ricerca di immagini su Google. La società ha infatti deciso di aumentare il livello di sicurezza per tutti gli utenti e a livello globale, sfocando automaticamente le immagini che mostrano contenuti violenti o per adulti. Per visualizzarle, bisognerà disattivare la voce SafeSearch nelle impostazioni, ma questo potrebbe esporre a rischi maggiori. Questa mossa è stata motivata dalla volontà di proteggere i minori e le persone sensibili da immagini potenzialmente dannose o disturbanti.

Google ha dichiarato che continuerà a lavorare per migliorare la qualità e la rilevanza dei risultati di ricerca, nel rispetto delle leggi e delle norme etiche. Queste due novità mostrano come Google stia cambiando la sua strategia in diversi ambiti, cercando di adattarsi alle esigenze e alle preferenze dei suoi utenti. Resta da vedere se queste scelte si riveleranno vincenti o meno nel lungo periodo.

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