I principali ecosistemi software, attualmente esistenti, sono Android ed iOS: il primo ha moltissime applicazioni ed è anche discretamente personalizzabile nell’aspetto e nelle funzionalità, il secondo – invece – è molto stabile e fluido, raramente è soggetto a blocchi e instabilità ma è chiuso.
E poi c’è il terzo incomodo. L‘ecosistema universale Windows che si rivolge parimenti a PC, notebook, tablet e smartphone ma lo fa con uno store dotato di poche applicazioni.
Ecco, proprio in merito a questa lacuna di Windows, il dirigente Microsoft Terry Myerson, nella medesima serata newyorkese che ha visto protagonista l’hardware di casa (i Surface ed i Lumia), ha annunciato anche interessanti novità sul piano software.
Nello specifico è stato confermato il fatto che arriveranno nuove app a far parte delle applicazioni universali per Windows 10/mobile: si parla di Facebook, del suo Messenger e di Instagram che dovrebbero, quindi, confermare una decisa inversione di tendenza rispetto a quando il mondo dei programmatori snobbava l’ambiente Windows perché “poco attrattivo”.
Ora che Windows 10 risulta installato già su ben 100 milioni di macchine e che il numero in questione crescerà anche grazie alle promozioni Microsoft destinate al nuovo hardware che rechi Windows 10 pre-istallato, è evidente che programmare le proprie applicazioni anche perché si integrino bene alle feature Windows non è più una chimera.
Al momento non si ha ancora una data ufficiale che certifichi la discesa in campo delle applicazioni testé citate ma non dovrebbe passare molto tempo prima che il novero delle applicazioni di grosso calibro (Flipgram, Box per lo storage, Candy Crush Saga per i giochi, e Uber per la condivisione delle auto) raggiunga, finalmente, una consistenza ragguardevole anche nel mondo di Windows 10.
Basteranno queste mosse a colmare il gap che da sempre divide il mondo Windows con quello variegato e soddisfacente di Android e iOS? Non resta, evidentemente, che aspettare e se son rose fioriranno…