Come impedire ai call center di scocciarci con le loro promozioni

Nonostante esista il Registro Pubblico delle Opposizioni ed una chiara pronuncia del Garante della Privacy, i call center continuano a scocciarci. Ecco come impedire ai call center di disturbarci con le loro invasive promozioni.

Come impedire ai call center di scocciarci con le loro promozioni

Oggi giorno la tecnologia consente alle imprese commerciali di dialogare con i clienti e di proporre i propri servizi in mille modi, molti anche non invasivi (ad es. le companion app). Non si capisce, quindi, la necessità – da parte di alcune divisioni marketing – di contattare i potenziali clienti con il vecchio metodo dei call center.

Eppure, ciò avviene ancora: vediamo, quindi, come liberarci delle assillanti chiamate effettuate dai Call center (italiani e non).

Una prima soluzione sarebbe quella di far ricorso al “Registro Pubblico delle Opposizioni” che permette di rendere riservato il proprio numero. Nonostante esista questo strumento, però, ancora oggi capita di ricevere ugualmente delle telefonate da parte dei call center: le scuse sono delle più varie. Il numero è generato casualmente, il numero apparteneva a vecchie raccolte dati, etc.

Insomma, ‘fatta la legge, gabbato lo Santo’: sarà per questo che – qualche mese fa – il Garante per la privacy, Antonello Soro, ha dovuto pronunciarsi ribadendo che NON si possono chiamare i numeri privati previa esibizione di un’autorizzazione scritta da parte del destinatario?

Ad ogni modo, per tagliare la testa al toro, esistono alcune app che ci impediscono “fisicamente” di venire a contatto con le promozioni che reputiamo fastidiose, invasive e non interessanti.

La prima di esse si chiama Dovrei rispondere?” (Android). Una volta installata l’app, approviamone la policy d’uso e consentiamo la raccolta di statistiche autonome sulle chiamate in arrivo: migliorerà il servizio. Aperta l’app, fiondiamoci nelle “Regole” e stabiliamo di bloccare – a scelta – i numeri valutati negativamente, quelli nascosti, e quelli non della nostra rubrica: possiamo anche scegliere di bloccare le chiamate a numeri esteri, premium, valutati negativamente o non figuranti nella rubrica. Sempre in merito ai filtri, è anche possibile bloccare i numeri che hanno una certa sequenza numerica nella loro stringa (es. +199* blocca tutte le numerazioni che iniziano con l’199).

Quando arriverà una chiamata da un numero che abbiamo scelto di bloccare con i nostri filtri, ci comparirà una notifica – in alto – e potremo visualizzare, a schermo, le recensioni scritte dagli altri. Nel caso ci si sia imbattuti in un numero non ancora “conosciuto” come spammer, dopo aver messo giù la telefonata, potremo scrivere noi stessi una recensione da condividere con la comunità (un tap sul numero contenuto in “Logs” e via all’Aggiungi giudizio): da quel momento anche quel numero entrerà a far parte delle numerazioni “poco gradite” e bloccabili a discrezione. Piccola chicca di quest’app? Fa bloccare anche il re-invio della chiamata alla nostra casella vocale: un piccolo trucco dei call center che, spesso, ci costa qualche cent per la relativa verifica.

Altro giro, altra app. “Truecaller” (Android e iOS); l’app in questione ha funzioni similari ma è più semplice della precedente: dopo averla installata, nelle impostazioni di blocco, potremo bloccare i “seccatori”, i numeri privati e scegliere come farlo (rifiuta la chiamata, in modalità silenziosa senza notifiche). Molto interessante, comunque, è il fatto che “Truecaller” possa anche essere usata per scoprire chi ci chiama, anche se non contenuto nella nostra rubrica: attingendo da vari elenchi pubblici, possiamo individuare con ragionevole certezza il nome, la ragione sociale e la foto di chi ci chiama.

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