Il Presidente Joe Biden ha dato il via a un’azione legislativa senza precedenti, firmando una legge che pone ByteDance, l’azienda di proprietà cinese di TikTok, di fronte a una scelta difficile: vendere l’applicazione di condivisione video entro nove mesi o affrontare un divieto totale negli Stati Uniti.
Questa mossa, parte di un pacchetto di aiuti esteri, rappresenta un profondo intervento governativo nel settore tecnologico, alimentando preoccupazioni riguardo alla privacy degli utenti e alla sicurezza nazionale. Il disegno di legge, approvato con il sigillo presidenziale, concede a ByteDance un periodo di nove mesi per trovare un acquirente per TikTok, con la possibilità di un’estensione di tre mesi se progressi significativi verso la vendita sono evidenti.
Tuttavia, in assenza di una transazione soddisfacente, l’app sarà bandita negli USA e rimossa dagli store di app principali come Apple e Google. La reazione di TikTok a questa mossa è stata rapida e decisa, definendo la legge incostituzionale e annunciando l’intenzione di combatterla in tribunale.
La piattaforma ha investito consistenti risorse finanziarie per proteggere i dati degli utenti americani e preservare l’indipendenza da influenze esterne. ByteDance ha respinto ripetutamente le accuse di collaborazione con il governo cinese e ha garantito la protezione dei dati degli utenti. Le implicazioni di questa legge sono considerevoli. Se la vendita non si concretizza e il divieto entra in vigore, TikTok verrà eliminato dagli store ufficiali e non sarà più accessibile via web negli Stati Uniti. Tuttavia, gli utenti potrebbero ancora trovare modi alternativi per accedere alla piattaforma tramite VPN o sideloading, anche se ciò potrebbe ridurre notevolmente la sua base di utenti.
Questa mossa legislativa solleva anche importanti questioni legali e diplomatiche. Il conflitto tra gli USA e la Cina riguardo alla sicurezza e alla sovranità dei dati è sempre più evidente, e il futuro di TikTok negli Stati Uniti rimane incerto. La situazione mette in luce le crescenti preoccupazioni per la sicurezza dei dati e il ruolo delle piattaforme sociali nella tutela della privacy e della sicurezza nazionale.