Apple sta puntando a un significativo aggiornamento della sua assistente vocale Siri, e per farlo ha sviluppato un’app interna in stile ChatGPT destinata ai dipendenti. Il software, noto con il nome in codice Veritas, permette di testare e affinare le nuove funzioni della Siri riprogettata, comprese la capacità di cercare tra dati personali come canzoni ed email e di eseguire azioni all’interno delle app, come la modifica di foto. Al momento, Veritas è destinata esclusivamente all’uso interno e non ci sono piani per un rilascio al pubblico.
Il progetto rappresenta una fase cruciale per Apple, che dopo ritardi e difficoltà tecniche mira a lanciare la nuova Siri già nei primi mesi del 2026. L’azienda ha subito rallentamenti a causa di problemi ingegneristici che, in passato, hanno causato un malfunzionamento delle nuove funzioni in circa un terzo dei casi. Con Veritas, i tester possono gestire conversazioni multiple, salvare riferimenti a interazioni precedenti e sperimentare una modalità di dialogo più naturale, simile a quella dei chatbot più diffusi.
Il sistema alla base di Veritas, denominato Linwood, utilizza modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) combinando il lavoro del team interno Foundation Models con modelli di terze parti. L’obiettivo dichiarato da Apple è diventare leader in un mercato in rapida evoluzione, come sottolineato dal CEO Tim Cook, che ha definito l’AI “la trasformazione più importante degli ultimi decenni” e ha promesso investimenti significativi.
Oltre alla riprogettazione di Siri, Apple sta lavorando su una versione visivamente aggiornata dell’assistente, prevista entro la fine del prossimo anno, e sull’integrazione di funzionalità AI in dispositivi smart home come HomePod e Apple TV. In passato, l’azienda aveva esplorato collaborazioni con OpenAI e Anthropic per potenziare Siri, mentre ora le trattative si concentrano su una versione personalizzata della piattaforma Gemini di Google.
Veritas non sarà rilasciata al pubblico, una decisione coerente con l’approccio prudente di Apple verso le applicazioni di chatbot, come confermato da Craig Federighi, responsabile del software, secondo cui queste soluzioni “non sono l’obiettivo principale” dell’azienda, pur riconoscendone il potenziale.
L’aggiornamento di Siri comporta anche modifiche organizzative interne. Dopo i ritardi, alcuni dirigenti del settore AI, tra cui John Giannandrea, hanno lasciato ruoli di leadership, mentre team come AKI (Answers, Knowledge, and Information) sono stati rafforzati per sviluppare funzioni di ricerca AI integrate in Siri. Veritas gioca un ruolo chiave in questo contesto, consentendo ai tester di raccogliere informazioni online, sintetizzarle e verificare l’efficacia delle risposte generate. Il rilancio di Siri rappresenta per Apple un’occasione strategica per recuperare terreno rispetto a concorrenti come Google e Samsung nel settore dell’AI per smartphone. La nuova versione punta non solo a fornire risposte più accurate, ma anche a interagire con le informazioni sullo schermo dell’utente e a migliorare la navigazione e la gestione del dispositivo tramite comandi vocali.