Apple rafforza privacy e innova con Convites

Apple risolve un caso legale su Siri con una multa di 95 milioni di dollari e lancia Convites, app per eventi con sincronizzazione iCloud.

Apple rafforza privacy e innova con Convites

Apple ha recentemente affrontato due notizie importanti: ha risolto un caso legale sulla privacy di Siri con una multa di 95 milioni di dollari, confermando il suo impegno per la protezione dei dati, e ha introdotto “Convites”, un nuovo applicativo per organizzare eventi con sincronizzazione iCloud, dimostrando innovazione nel rispetto della privacy.più conciso

Apple rafforza l’impegno per la privacy dopo il risarcimento legale per Siri

Apple ha nuovamente sottolineato il suo impegno nei confronti della privacy degli utenti, dopo la conclusione di un importante caso legale riguardante l’assistente vocale Siri.

L’azienda ha accettato di pagare una multa di 95 milioni di dollari per risolvere le accuse che Siri avrebbe registrato conversazioni private, condividendole con terze parti senza il consenso adeguato. Nonostante l’accordo, Apple ha respinto le accuse, affermando che i dati di Siri non sono mai stati utilizzati per creare profili di marketing o per indirizzare gli utenti con pubblicità. La causa, intentata nel 2020, accusava Apple di utilizzare Siri per registrare conversazioni private senza il consenso degli utenti, potenzialmente violando i diritti sulla privacy.

I ricorrenti sostenevano che Apple avesse condiviso le registrazioni audio delle interazioni con Siri, utilizzandole per analisi dei dati e scopi pubblicitari. In risposta, Apple ha chiarito che non aveva mai venduto i dati di Siri a inserzionisti di terze parti né li aveva utilizzati per scopi pubblicitari, sottolineando invece l’intenzione di sviluppare tecnologie più sicure che proteggano la privacy degli utenti.

Per evitare un lungo processo legale e ulteriori complicazioni, Apple ha deciso di risolvere la causa pagando una multa di 95 milioni di dollari. Tuttavia, l’azienda ha precisato che il pagamento non rappresenta un’ammissione di colpa, ma piuttosto una strategia per “evitare contenziosi inutili”. A seguito della risoluzione della causa, Apple ha rilasciato una dichiarazione in cui spiega le misure adottate per proteggere la privacy degli utenti quando utilizzano Siri. L’azienda ha rivelato alcuni dettagli chiave sulle tecnologie implementate per garantire che i dati personali non vengano mai compromessi.

Elaborazione sul dispositivo: Una delle principali caratteristiche di Siri è che gran parte delle informazioni vengono elaborate direttamente sul dispositivo dell’utente. Ciò riduce al minimo la necessità di inviare dati sensibili ai server di Apple, garantendo che i dati privati degli utenti rimangano al sicuro. Ad esempio, quando Siri legge i messaggi non letti o fornisce suggerimenti, l’elaborazione avviene interamente sul dispositivo. Il contenuto di questi messaggi non viene inviato ai server Apple poiché non è necessario per completare la richiesta.

Raccolta minima di dati: Sebbene alcune funzionalità di Siri richiedano l’interazione con i server Apple, l’azienda raccoglie il minimo indispensabile per fornire i servizi richiesti. In particolare, le richieste di Siri non sono associate all’account Apple dell’utente, ma vengono tracciate da un identificatore casuale. Questo approccio protegge l’identità degli utenti, rendendo il sistema di elaborazione dati di Siri unico rispetto ad altri assistenti digitali. Inoltre, Apple consente agli utenti di scegliere se desiderano conservare le registrazioni audio, e le memorizza solo per scopi di miglioramento di Siri, ma solo se l’utente acconsente esplicitamente.

Elaborazione Cloud Privata: Apple ha introdotto l’uso dell’Elaborazione Cloud Privata per estendere la protezione della privacy anche a quei processi complessi che richiedono maggiore potenza computazionale. Questo sistema garantisce che i dati utilizzati in questi processi non vengano archiviati nei server di Apple né siano accessibili all’azienda, mantenendo la privacy degli utenti anche quando è necessario ricorrere alle risorse cloud.

Apple ha sempre posizionato la privacy come un diritto fondamentale dell’uomo, facendone un pilastro della progettazione dei suoi prodotti e servizi. L’azienda ha adottato misure sostanziali per garantire che i suoi dispositivi e applicazioni, tra cui Siri, rispettino standard di privacy molto elevati. Questo impegno per la privacy è parte della strategia più ampia di Apple per offrire agli utenti un’esperienza sicura, trasparente e controllata. “Crediamo che la privacy sia un diritto fondamentale dell’uomo e continueremo a concentrarci senza sosta sul progettare i nostri prodotti e servizi per proteggerla“, ha ribadito Apple nella sua dichiarazione.

Apple potrebbe introdurre l’app Convites per eventi con sincronizzazione iCloud

Il rilascio del iOS 18.3 beta 2 per sviluppatori questa settimana ha portato alla luce, secondo il portale 9to5Mac, riferimenti a un nuovo applicativo chiamatoConvites” all’interno del codice del sistema. Anche se non ancora attivo, questo applicativo sembra essere progettato per organizzare eventi in presenza, permettendo l’invio di inviti e la conferma di partecipazione. L’integrazione con iCloud suggerisce la presenza di una versione web e possibili integrazioni con altri applicativi nativi come iMessage. “Apple Invites” utilizza anche un nuovo daemon chiamato GroupKit per gestire database di gruppi di persone, una funzionalità che fino ad ora non era stata sfruttata nei rilasci precedenti di iOS 18.

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