App Immuni: polemiche per le icone sessiste

Politici di diverso schieramento giudicano le immagini della app Immuni, una donna con un neonato in braccio e un uomo al computer, come discriminatorie e fuori dal tempo.

App Immuni: polemiche per le icone sessiste

Sono scoppiate pesanti polemiche dopo che nella grafica della app Immuni, strumento tecnologico ideato per monitorare la diffusione del Covid-19 in Italia, sono comparsi due disegni che molti politici hanno definito sessisti.

Nella grafica, infatti, sono rappresentati i due generi nell’ambito domestico: l’uomo è impegnato a lavorare al computer mentre la donna è occupata ad accudire un neonato in braccio. Immagini che dovrebbero immortalare i compiti dell’uomo e della donna, secondo un cliché secolare, ma che non sono andate giù ai parlamentari.

Le raffigurazioni hanno infatti fatto gridare allo scandalo e alla discriminazione. Secondo i nostri politici, l’app dovrebbe essere censurata perché raffigurerebbe la donna come l’eterna casalinga relegata alla cura della famiglia e dei figli, mentre l’epoca moderna vedrebbe il gentil sesso lanciato a pieno verso carriere luminose e posti di potere. “Come è possibile che l’immagine della donna nel 2020 sia ancora legata, anche all’interno delle istituzioni, agli stereotipi più logori e abusati? La vicenda dell’app non va minimizzata perché è sintomo di qualcosa di grave e profondo”, ha scritto su Twitter Andrea Orlando, vice segretario PD.

La polemica non è passata inosservata a chi ha ideato la app, tanto che nella homepage del sito c’è stato un sensibile cambiamento: ora è la donna che si trova al computer a lavorare mentre l’uomo si dedica al neonato tenendolo in braccio. Un capovolgimento dei compiti forse esagerato, ma che è bastato per placare gli animi accesi.

Polemiche a parte, la app Immuni è già stata scaricata da centinaia di migliaia di persone, rivelandosi un successo in un momento così critico come quello che stiamo vivendo. Un periodo che ha sensibilizzato moltissimi italiani a contribuire nella lotta contro il coronavirus. Un morbo letale e contagioso che però, a quanto pare, non basta per fermare quelle polemiche politiche che molti hanno definito inutili.

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