Annunciate nuove funzioni per gli utenti del dating Tinder

Tinder, nota app per il dating, ha annunciato il roll-out di alcune funzioni volte a tutelare gli utenti durante gli incontri dal vivo: ciò in attesa di ulteriori feature, previste per fine anno, per la verifica delle foto profilo e contro gli abusi verbali.

Annunciate nuove funzioni per gli utenti del dating Tinder

Con la diffusione degli smartphone e delle applicazioni, la capacità della rete internet di connettere si è diffusa ancora più capillarmente, passando dalla dimensione “macro” delle case, a quella “micro” degli individui, a disposizione dei quali sono stati messi a disposizione anche servizi per il dating, tra i quali – attualmente – primeggia (sia su Android che su iOS) Tinder, di proprietà della texana Match Group.

Proprio quest’ultima, il Luglio scorso, ha annunciato una funzione che consente agli utenti della comunità LGBTQ+ di tutelarsi, nascondendo l’intero profilo o solo il proprio orientamento sessuale, durante gli spostamenti nei paesi ultra conservatori nei quali, per legge, vengono discriminati o sanzionati tutti gli orientamenti sessuali all’infuori di quello etero. A tale opzione, dalla fine di Gennaio, partendo dagli USA, ne verranno aggiunte altre due.

La prima, sviluppata in collaborazione col rodato (dal 2013) servizio di gestione delle emergenze noto come Noonlight prevede che, condividendo la propria posizione, si possa – con un semplice click – inviare un SOS nel caso prenda una brutta piega l’incontro dal vivo con una persona conosciuta in-app.

In tal frangente, lo staff di Noonlight reagirà con una telefonata o la richiesta d’inserire un codice con la conseguenza che, in caso di mancato feedback dell’utente, le informazioni dell’allarme, che per nessuna ragione saranno usate a scopo commerciale, verranno passate alle forze dell’ordine perché intervengano. Assieme a tale funzione, e strettamente connessa alla stessa, Tinder prevede che, utilizzando il servizio di Noolight, gli utenti della piattaforma possano beneficiare di un apposito badge, in ottica preventivamente dissuasoria. 

Come piani per il futuro (confermati da Elie Seidman, CEO della piattaforma, e Mandy Ginsberg, CEO di Match Group), la sicurezza degli utenti di Tinder sarà incrementata, a test conclusi ed entro fine anno, con un servizio AI based di verifica dell’identità, che metterà a confronto le foto presenti nel profilo con alcuni selfie richiesti all’utente, e con la feature “Questo ti dà fastidio?“: quest’ultima, messa a presidio delle conversazioni, chiederà agli utenti se dia loro fastidio ciò che l’interlocutore sta dicendo al loro indirizzo e, nell’eventualità di una risposta affermativa, procederà automaticamente a segnalarlo

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