Addio a WordPad: Windows 11 24H2 segna la fine dell’era degli editor gratuiti

Con il rilascio di Windows 11 24H2, Microsoft ha ufficialmente dismesso WordPad, l'editor di testo leggero presente dal 1995, spingendo gli utenti verso soluzioni a pagamento come Microsoft Word.

Addio a WordPad: Windows 11 24H2 segna la fine dell’era degli editor gratuiti

Con l’aggiornamento a Windows 11 24H2, Microsoft ha ufficialmente messo fine a WordPad, il suo storico editor di testo che ha accompagnato gli utenti per quasi tre decenni. Introdotto nel lontano 1995 con Windows 95, WordPad ha svolto un ruolo fondamentale nel fornire una soluzione gratuita e semplice per la formattazione di documenti di testo, collocandosi tra il Blocco Note e il più complesso Microsoft Word.

Con la sua rimozione, Microsoft sembra aver intrapreso una direzione chiara verso un ecosistema software più snello e focalizzato, ma questa scelta ha suscitato reazioni contrastanti tra gli utenti. L’addio a WordPad, prefigurato l’anno scorso, è stato anticipato da segnali già visibili nei primi mesi dell’anno, con la dismissione del supporto e lo stop allo sviluppo attivo dell’applicazione avvenuto nel 2022. La decisione di Microsoft di sostituire WordPad con Microsoft Word come opzione principale per la modifica di documenti più complessi ha sollevato interrogativi tra gli utenti, soprattutto considerando che l’alternativa suggerita è a pagamento.

Mentre alcuni utenti potrebbero trovare sufficienti le funzionalità basilari di WordPad, per molti, la necessità di dover pagare per un software più avanzato come Word rappresenta un cambiamento scomodo. Con l’uscita di Windows 11 24H2, la rimozione di WordPad ha portato anche a un aggiornamento del Blocco Note, che ha ricevuto nuove funzionalità tra cui il controllo ortografico e l’aggiunta di schede.

Microsoft raccomanda l’uso di Notepad per documenti di testo semplice (.txt) e Word per documenti più complessi (.doc, .rtf). Tuttavia, molti utenti lamentano la perdita di un’applicazione pratica e familiare che permetteva di gestire file senza dover ricorrere a software più costosi e complessi. La rimozione di WordPad è stata accolta con una certa nostalgia da parte di coloro che lo hanno utilizzato per anni. Nonostante le sue limitazioni,

WordPad rappresentava un’opzione accessibile per utenti occasionali o per chi necessitava di funzionalità di base per la formattazione di testi. Questo cambiamento ha spinto alcuni a cercare alternative nel panorama software, dove editor di testo basati su cloud e altre applicazioni gratuite stanno guadagnando popolarità. In effetti, il panorama del software è in continua evoluzione, con molte opzioni disponibili per chi cerca editor di testi alternativi. Applicazioni come Google Docs e LibreOffice offrono funzionalità avanzate senza costi, permettendo agli utenti di gestire i propri documenti in modo efficace. Inoltre, ci sono anche editor di testo online che offrono funzionalità collaborative, sempre più richieste nell’era del lavoro remoto.

Il passo indietro di Microsoft su WordPad potrebbe anche richiamare alla mente altre situazioni simili nel passato dell’azienda. Ad esempio, MS Paint è stato inizialmente deprecato in favore di Paint 3D, ma è stato successivamente reintegrato in Windows 11 dopo le proteste degli utenti. Questa storia di cambiamenti e ripensamenti lascia spazio a domande sul futuro di altre applicazioni e sulla strategia a lungo termine di Microsoft. 

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