Zika, il virus che fa paura. "Niente viaggi per le donne in gravidanza"

Nel 2015 in Brasile i casi sono stati più di 2700 con addirittura 40 decessi. Parliamo del virus "Zika", che sembra porti la microcefalia neonatale e che è arrivato anche in Europa.

Zika, il virus che fa paura. "Niente viaggi per le donne in gravidanza"

Attenzione agli spostamenti, mamme incinta o con bambini piccoli! Infatti, è arrivato in Europa un vera piaga dal nome ZIKA. E’ questo il nome del virus responsabile di quasi 3 mila casi di microcefalia neonatale registrati in Brasile soltanto l’anno scorso, ed in alcuni di questi la malattia è culminata con il decesso. Ma cos’è questa tanto temuta microcefalia?

La microcefalia è una malformazione neurologica che comporta la ridotta crescita del volume del cervello e della circonferenza cranica. Di solito non comporta problemi di carattere cognitivo e, qualora fossero riscontrati, sarebbero di entità molto lieve; in alcuni casi, però, le problematiche risultano piuttosto gravi, tipo ritardo mentale, epilessia, paralisi degli arti e atassia (mancanza di coordinazione dei movimenti muscolari volontari). Si sviluppa durante la vita intrauterina, per questo il nome ‘neonetale‘ e può essere indotta da vari fattori, come l’assunzione di alcool e droghe durante la gravidanza, si può avere una tara genetica, oppure infezioni virali.

Da quest’ultima causa ecco tirato in ballo il virus ‘Zika‘. Infatti, le autorità brasiliane hanno stabilito che il boom di casi dello scorso anno è stranamente proporzionale all’aumento di casi di infezioni virali dovute al virus Zika. Questa però è solamente un’ipotesi, infatti il virus è presente in molte parti del mondo, ma l’esplosione di casi di microcefalia riguarda prettamente il Brasile.

Il virus è stato scoperto nel 1947 su delle scimmie dell’Uganda, ma la trasmissione avviene ad opera di una zanzara, che infetta indistintamente qualunque sangue con cui viene a contatto. L’infezione del virus ‘Zika‘ solitamente non è grave ma, nel caso di donne incinta, le complicazioni per il bambino possono essere molte, come abbiamo citato.

Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, ha pubblicato a dicembre un aggiornamento della valutazione del rischio sulla trasmissione dell’infezione in Europa e sui viaggi in zone endemiche. Dal documento emerge che il rischio di casi di importazione nella UE è in aumento, mentre il rischio di trasmissione locale, nonostante la presenza della zanzara vettore, è estremamente basso durante la stagione invernale.
Inoltre, dobbiamo tenere presente che durante questi ultimi mesi l’Europa ha vissuto un aumento enorme dell’immigrazione: è per emergenze come questa che i governi esercitano molte pressioni affinchè le persone che entrano nei paesi dell’UE siano tutte visitate e si verifichino tutte le ipotesi sanitarie prima di farli entrare così liberamente in Europa.

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