Zaia: "In Veneto mancano 3.500 medici, il numero chiuso a Medicina è la disgrazia del Paese"

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha presentato il bilancio sanitario regionale del 2023 a Venezia, evidenziando l'aumento della produttività nella sanità ospedaliera nonostante la carenza di personale medico.

Zaia: "In Veneto mancano 3.500 medici, il numero chiuso a Medicina è la disgrazia del Paese"

Il panorama della sanità in Italia si è dimostrato sempre più complesso e sfidante nel corso degli anni, evidenziando risultati contrastanti che sottolineano sia il notevole impegno degli operatori sanitari che le criticità dovute alla carenza di personale medico. A presentare un quadro dettagliato della situazione è stato il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante la presentazione del bilancio sanitario regionale del 2023 a Venezia.

Nonostante l’aumento della produttività nell’ambito della sanità ospedaliera, con un significativo incremento delle prestazioni rispetto all’anno precedente, la carenza di medici si è rivelata un ostacolo insormontabile. Il presidente Zaia ha sottolineato che in Veneto, nonostante l’impegno di 59.840 operatori nella sanità ospedaliera, mancano oltre 3.500 medici, una lacuna che ha un peso diretto sulle liste d’attesa e sull’accesso ai servizi sanitari.

Zaia ha rivelato dati impressionanti: nel corso dell’anno precedente, sono stati ricoverati 640.000 pazienti negli ospedali veneti, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Gli interventi chirurgici hanno raggiunto quota mezzo milione, anch’essi in crescita del 4%, mentre gli interventi di specialistica ambulatoriale hanno superato la cifra di 10 milioni, registrando anch’essi un aumento del 4%. Un segnale di efficienza e dedizione da parte degli operatori sanitari, nonostante le avversità.

Tuttavia, la carenza di personale medico rappresenta un nodo cruciale: nonostante l’assunzione di 4.101 professionisti dal 2019 ad oggi, si registra una perdita di 170 medici e un incremento di quasi 2.000 infermieri, mettendo in evidenza la sfida costante nell’attrarre e trattenere i professionisti della salute.

Un punto focale sollevato dal presidente Zaia è stato il numero chiuso a Medicina, definito come una “disgrazia per il Paese“. Questa restrizione ha causato la mancanza di ben 50.000 medici in Italia, di cui 3.500 solo in Veneto. Se questi medici fossero disponibili, potrebbero effettuare 10 visite al giorno ciascuno, risolvendo così gran parte delle liste d’attesa. Il Veneto ha compiuto sforzi significativi per ridurre i tempi di attesa, portando le prestazioni differibili da 60 a 30 giorni. Tuttavia, l’opzione di ritornare ai tempi precedenti per risolvere le carenze non è stata considerata un’alternativa desiderabile.

La testimonianza del presidente Zaia svela un intricato equilibrio tra produttività record e una crescente carenza di personale medico, evidenziando la necessità di strategie a lungo termine per affrontare le sfide strutturali del sistema sanitario italiano e garantire un accesso equo e tempestivo alle cure per tutti i cittadini.

Continua a leggere su Fidelity News