Wurstel: salutari o dannosi per la nostra salute?

I wurstel sono salutari o danneggiano la nostra salute? Secondo alcuni studi, e secondo quanto emette l'OMS, sono dannosi per la nostra salute in quanto portano malattie, a volte brutte come il tumore.

Wurstel: salutari o dannosi per la nostra salute?

Una cosa che non manca mai nel frigorifero sono i würstel, soprattutto d’estate, in quanto si utilizzano in quantità industriali come ingrediente per l’insalata di riso fredda, piatto che d’estate si prepara spesso e, qualche volta, si prepara anche in inverno.

A volte, a causa degli impegni quotidiani, o perchè si va sempre di corsa o magari semplicemente per comodità, si buttano in padella due wurstel e si cucinano in modo da fare il pranzo o la cena. Ma è corretto tutto ciò?

È importante sottolineare che i wurstel, indipendentemente da come siano, pollame o maiale, provocano danni, in alcuni casi anche seri per la salute. Possiamo partire da un abbassamento delle difese immunitarie, e quindi c’è maggiore rischio di contrarre malattie, oppure possono portare ad una creazione di muco. Ma non solo, i wurstel creano anche infiammazioni ed otturano le arterie portando così ad aumentare il rischio di avere un infarto.

Ma la lista nera non finisce qui: secondo alcuni studi, i wurstel causano putrefazioni intestinali, ammalano di tiroide, e sono cancerogeni per la nostra salute, e pericolosi tanto come un pacchetto di sigarette; ad affermarlo è anche l’OMS (organizzazione mondiale della sanità).

Vi è l’alto rischio di riscontrare un tumore soprattutto per il colon e il retto, ma anche per intestino, pancreas e prostata in quanto alcuni tipi di tumore sono dovuti alla presenza di conservanti o di prodotti di combustione in questi alimenti.

Sappiamo tutti che la carne contiene molti grassi saturi, presenti però in qualità e quantità variabile a seconda dell’età, della specie, della parte anatomica e dello stato di ingrassamento dell’animale.

Non ci resta che dire di fare attenzione nel mangiare wurstel molto spesso e, soprattutto, di non farne fare abuso ai più piccini.

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