Negli ultimi giorni la Campania e il Lazio registrano un nuovo aggravarsi della situazione legata al virus West Nile, con il decesso di due uomini, rispettivamente di 74 e 86 anni. Il primo è deceduto presso l’Ospedale del Mare di Napoli, mentre il secondo è venuto a mancare all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Questi casi si aggiungono a quelli già noti nelle due regioni, confermando la persistenza e la diffusione di questa infezione in Italia centrale e meridionale.
L’uomo di 74 anni, originario di Pomigliano d’Arco, era stato ricoverato d’urgenza il 20 luglio scorso per un’emorragia digestiva. Dopo un paio di giorni ha sviluppato febbre e uno stato confusionale, sintomi che si sono rapidamente aggravati fino a compromettere la funzionalità renale. Il quadro clinico è peggiorato e la sua scomparsa è avvenuta venerdì notte. La notizia è stata resa nota solo nelle ultime ore, suscitando preoccupazione tra gli operatori sanitari e le istituzioni locali.
A Latina, invece, è deceduto un uomo di 86 anni, tra i primi casi registrati in zona e ricoverato in terapia intensiva. La sua situazione era resa complicata da diverse patologie pregresse, fattore che spesso incide negativamente sull’evoluzione della patologia da West Nile, soprattutto negli anziani o in persone con un sistema immunitario indebolito.
Un altro decesso era stato segnalato pochi giorni fa a Caserta, riguardante un uomo di 80 anni, anch’egli con problemi di salute preesistenti, che era ricoverato presso l’ospedale locale. Sempre nello stesso nosocomio è ancora in cura un altro anziano colpito dal virus, originario anch’esso di Maddaloni, mostrando come la situazione sia ancora delicata e richieda attenzione costante da parte delle autorità sanitarie. Nel Lazio, oltre al caso di Latina, un uomo di 77 anni, ricoverato all’Istituto Spallanzani di Roma, ha perso la vita dopo aver contratto il virus. Anche lui soffriva di patologie croniche e aveva subito un trapianto cardiaco.
La sua recente permanenza a Baia Domizia, in provincia di Caserta, dove sono stati confermati altri casi di West Nile, fa emergere una correlazione territoriale che alimenta l’allerta sanitaria.Questi episodi sottolineano quanto il virus West Nile rappresenti ancora una minaccia per la salute pubblica, specialmente per le fasce di popolazione più fragili. Le infezioni, causate da una trasmissione principalmente attraverso le zanzare, possono evolvere in forme gravi e complicanze che necessitano di cure intensive. Per questo motivo, è fondamentale mantenere alta la vigilanza, intensificare le campagne di prevenzione e protezione contro le punture di insetti, e informare correttamente la popolazione sui rischi e i comportamenti da adottare.