Vaccino anti-eroina: a breve la sperimentazione sull’uomo

Secondo le ultime indiscrezioni, esso dovrebbe essere utile a prevenire l'overdose e le ricadute nell'uso della pericolosissima sostanza stupefacente.

Vaccino anti-eroina: a breve la sperimentazione sull’uomo

Il vaccino ani-eroina è risultato sicuro ed estremamente efficace su roditori, adatto ad esser conservato e potrà presto esser testato sull’uomo. Si tratta del primo vaccino in grado di prevenire l’overdose da eroina. Oltre che bloccare la letalità di alte dosi, potrebbe al contempio eliminare le ricadute tipiche dei soggetti tossicodipendenti nell’uso della sostanza. Questa importante pietra miliare nella progettazione di un vaccino anti-eroina è stata posta dagli scienziati dello Scripps Research Institute (TSRI), in California.

Non più solo iniettata, ma anche e soprattutto sniffata e fumata, l’eroina è un problema che al momento è ben lungi dall’essere risolto. In Italia, stando all’ ultima Relazione del Governo al Parlamento (2017), i consumatori sarebbero circa 280mila. Tra gli studenti quasi 17.000 ne farebbero uso 10 o più volte al mese ed è tornato a crescere il numero di studenti che riferisce di averla provata almeno una volta nella vita: dall’1,3% del 2015 all’1,5% nel 2016 (quasi 37.000 studenti).

Il vaccino anti-eroina sarà presto sperimentato sull’uomo

Dei 266 decessi per droga registrati nell’anno  2016, addirittura il 73% era causato da questa sostanza. Ed è sempre l’eroina l’oppiaceo da cui sono dipendenti il 70% degli assistiti presso i Servizi per le Dipendenze (Serd), ovvero 100.448 persone. Numeri decisamente più alti di quanto normalmente si percepisce e che non toccano solo il nostro paese.

Di qui l’interesse verso un ‘vaccino’ in grado di ostacolarla e la cui prima formulazione risale a cinque anni fa. Il vaccino per l’eroina agisce istruendo gli anticorpi del sistema immunitario su come andare ad attaccare le molecole della sostanza tossica, impedendogli di raggiungere il cervello.

Nel mese di luglio 2017, un gruppo di ricercatori, guidato da Kim Janda, ha presentato i risultati dei primi test sul Journal of the American Chemical Society. Hanno quindi continuato i loro esperimenti sui modelli di roditori dimostrando che la migliore formulazione del vaccino conteneva una proteina denominata tossoide tetanico.

I nuovi risultati, recentemente pubblicati sulla rivista Molecular Pharmaceutics, mostrano come la nuova formulazione sia assolutamente sicura ed efficace nei modelli animali. Sarebbe pertanto pronta, secondo i ricercatori, a sperimentazioni cliniche sull’uomo. 

Continua a leggere su Fidelity News