Sembrava essere un discorso ormai chiuso quello delle vaccinazioni obbligatorie per la scuola d’infanzia, o per lo meno per questo anno scolastico 2018/2019, ma il governo fa dietrofront, e a pochissimi giorni dall’inizio dell’apertura degli asili e delle scuole, ristabilisce come obbligatorie determinate vaccinazioni, ma con esse riporta a galla anche l’autocertificazione. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio che cosa vuol dire.
In Italia non c’è un argomento più discusso di quello delle vaccinazioni, che divide la popolazione a metà: chi è a favore e appoggia le ricerce scientifiche che testimoniano l’efficacia delle vaccinazioni, e chi invece afferma di voler proteggere i propri figli proprio non vaccinandoli.
I vaccini obbligatori
La vaccinazione è una preparazione artificiale somministrata al nostro corpo perchè crei gli anticorpi ad una determinata malattia. Questa prassi non serve solo a proteggere noi stessi da malattia mortali che da anni sono state debellate proprio grazie alle vaccinazioni, ma anche a proteggere chi, a causa di malattie immunitarie, non può difendersi autonomamente.
Se in precedenza il governo in carica aveva appoggiato le famiglie “no-vax” e tolto l’obbligo di vaccinare i propri figli per farli entrare negli asili e nelle scuole, ecco che a distanza di qualche giorno dall’inizio dell’anno scolastico, il governo decide di fare dietrofront, e riportare il tutto com’era in precedenza. Se si frequenta la scuola dell’infanzia si può entrare solo ed unicamente se vaccinati; riguardo la scuola dell’obbligo invece, si può frequentare le lezioni anche senza aver eseguito le vaccinazioni, ma i genitori dovranno pagare una multa che va dai 100 ai 500 euro. I bambini che per motivi di salute non possono vaccinarsi, dovranno presentare un certificato medico e verranno inseriti in classi in cui non ci sarà la presenza di bambini non immunizati.
Vaccini obbligatori: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella.
Ritorna legale anche l’autocertificazione, ovvero un foglio in cui si attesta che il genitore ha vaccinato il figlio, o che intende farlo. L’adulto infatti basta che prenda appuntamento per vaccinare il figlio, attestando la sua intenzione di immunizzarlo. Il genitore potrà essere denunciato se dichiara il falso.