Il vaccino Novavax è stato immesso sul mercato con l’obbiettivo di convincere i più scettici a vaccinarsi contro il Covid-19. Il nuovo tipo di vaccino, sviluppato appunto dalla Novavax, si basa sulla tecnologia delle proteine ricombinanti, come quello già in uso contro l’epatite B e il papilloma virus, e che quindi avrebbe dovuto convincere gli scettici della tecnologia a RNA messaggero (mRNA) a difendersi contro il SARS-CoV-2.
Il Novavax però, come svelato dagli esperti nel primo periodo della sua inoculazione in Italia, non ha comunque portato la gente a vaccinarsi. Secondo un articolo del 9 marzo de “Il Sole 24 Ore”, in quel periodo sono arrivato all’incirca 1 milioni e 23mila dosi consegnate nel nostro paese, registrando però solamente 10.669 mila somministrazioni.
Le ultime notizie sul Novavax
I numeri sono continuati a rimanere bassi con il tempo, ma sicuramente con le ultime notizie legate al Novavax la situazione potrà soltanto che peggiorare. Infatti secondo l’Ema, l’agenzia europea per i medicinali, le miocarditi e pericarditi potrebbero essere tra gli effetti collaterali del Nuvaxovid.
Questa notizia viene riportata anche da AdnKronos: “L’Agenzia europea del farmaco Ema rileva un possibile nesso tra il vaccino anti-Covid di Novavax, Nuvaxovid*, e due tipi di infiammazione cardiaca, miocardite e pericardite“. Questa conclusione però viene fatta, come sottolineato nell’update, su un piccolo numero di casi segnalati.
Il comitato raccomanda quindi: “Di elencare la miocardite e la pericardite come nuovi effetti collaterali nelle informazioni sul prodotto per Nuvaxovid, insieme a un’avvertenza finalizzata a sensibilizzare al riguardo gli operatori sanitari e le persone che ricevono questo vaccino”.
Le vaccinazioni in Italia vanno molto a rilento e le adisioni alle quarte dosi per gli over 60 e le persone fragili sono pochissime. Intanto, secondo il bollettino del 4 agosto, nel nostro paese si contano 42.976mila nuovi casi e 161, con una percentuale dei positivi del 17,8%.