Usare subito l’antipiretico con la febbre, non aiuta a stare meglio

Se per fare abbassare la febbre si utilizza l'antipiretico, non solo la malattia durerà più a lungo, ma si diventerà anche maggiormente contagiosi. Ecco cosa fare e cosa evitare di fare

Usare subito l’antipiretico con la febbre, non aiuta a stare meglio

Siamo portati a combattere sia l’influenza che le infezioni respiratorie e gastrointestinali ricorrendo subito all’utilizzo dell‘antipiretico.

Gli ultimi studi condotti dai ricercatori sostengono che comportarsi in questa maniera, cercando quindi di stroncare sul nascere l’influenza o l’infezione respiratoria e gastrointestinale, contribuisce ad aumentare il rischio dei contagi. Sarebbe più opportuno lasciare che l’infezione faccia il suo corso, lasciando salire la febbre e restando in casa, a riposo. Lasciare salire la febbre, entro certi limiti, fa bene perché è una difesa naturale: la temperatura alta ha un’azione batteriostatica. Quando il calore corporeo si innalza, l’organismo inizia a combatte germi e virus cercando di frenare il loro proliferare. La febbre è un campanello d’allarme importante perchè la sua presenza ci segnala che il nostro organismo si sta difendendo da qualcosa; una spia che dovrebbe farci capire che è il momento di fermarci e di stare a riposo per curarci al meglio ed evitare che la situazione si possa aggravare.

I pediatri consigliano di non utilizzare antipiretici quando la febbre è sotto ai 38°, altrimenti la malattia durerebbe più a lungo dei 5-7 giorni standard, fino anche al doppio, con stanchezza, mal di testa e qualche linea di febbre. Meglio quindi, praticare le spugnature con acqua fredda ai polsi, alla faccia e all’inguine. Si può anche immergersi per 5 minuti nella vasca da bagno con acqua a 37°, così da disperdere il calore in eccesso. E’ opportuno prendersi dei giorni di riposo: restando al casa si evita sia di diffondere l’infezione, sia qualche malanno in più. Quando si è ammalati l’organismo è debole e i batteri possono attaccarlo più facilmente e l’influenza potrebbe complicarsi con una sinusite o una bronchite.Inoltre, è utile bere 2 litri di bevande fresche al giorno: i liquidi assorbono il calore dall’interno del corpo e reintegrano quelli che l’organismo perde per la febbre.

Diversamente, quando la temperatura corporea supera i 39°; in questo caso, bisogna ricorrere all’antipiretico più adatto. Per i bambini, quelli a base di acetilsalicilico sono da evitare perché, se predisposti, potrebbero provocare la sindrome di Reye, una malattia che danneggia fegato e cervello. Meglio puntare su quelli a base di paracetamolo e, se la febbre non scende, su quelli a base di ibuprofene. Per gli adulti è meglio evitare gli analgesici a base di metamizolo e acetilsalicilico perché il primo può abbassare la pressione con il rischio di svenire, mentre il secondo può provocare sanguinamento dello stomaco, dell’intestino e del naso. Meglio ricorrere a quelli a base di paracetamolo e ibuprofene. Per gli anziani vale lo stesso, ma per coloro che soffrono di malattia cardiache è sconsigliabile l’ibuprofene, perché può aumentare il rischio della formazione di trombi e dare problemi ai reni. Meglio puntare su farmaci a base di paracetamolo.

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